Il Covid continua a fare paura a Shanghai. La città cinese da circa due settimane è tornata in un durissimo lockdown che sta mettendo a dura prova gli abitanti, costretti in casa – spesso nonostante la scarsità di cibo e acqua – o in centri di accoglienza per positivi.
#Lockdown di massa a #Shanghai
La sorveglianza è stata affidata anche a inquietanti cani robot. pic.twitter.com/Fkc8uxCmRy
— Francesca Totolo 2 (@fratotolo2) March 31, 2022
Le autorità cittadine hanno affidato la sorveglianza delle strade ormai deserte non solo a persone in carne e ossa ma anche a cani-robot che pattugliano le vie intimando alle persone di stare a casa e di rispettare le severe norme anti-Covid.

Cani-robot per le strade di Shanghai
Foto e video dello strano e inquietante fenomeno sono stati diffusi via social dagli abitanti di Shanghai. Le immagini mostrano robot la cui forma ricorda distintamente quella di un cane che si muovono rapidamente “a quattro zampe”, con un megafono legato sulla schiena per impartire ordini ai residenti: «Restate a casa, indossate la mascherina, lavatevi spesso le mani, prevenite la pandemia con metodi scientifici».
Intanto a #Shanghai stanno uccidendo tutti gli animali domestici, la gente è chiusa in casa da 22 giorni in #lockdown
e urla disperata dai balconi per la fame, i bambini positivi vengono tolti dalle loro famiglie. #lockdown pic.twitter.com/xYoq3Ni432— Marco Ferraglioni (@MFerraglioni) April 11, 2022
Lockdown a Shanghai, tra rivolte e suicidi
Ma quelli dei cani-robot non sono gli unici video che provengono dalla metropoli cinese. Sono ormai innumerevoli le testimonianze, giunte in Occidente grazie ai social, di gente allo stremo, disperata al punto da tentare il suicidio per sottrarsi a una situazione che appare senza via di fuga. In alcune aree della città, infatti, i residenti lamentano di essere stati fatti prigionieri nelle proprie abitazioni, senza possibilità di procurarsi cibo, acqua, beni di prima necessità o avere accesso ad assistenza medica. Sono diversi anche i casi accertati di minori separati dai genitori o di animali soppressi perché appartenenti a famiglie positive al Covid.
Cresce la tensione tra Cina e Usa
La situazione appare talmente disperata da spingere il Dipartimento di Stato Usa a ordinare a tutto il personale non essenziale di lasciare la città a causa dell’emergenza Covid. Una decisione a cui la Cina ha reagito opponendosi con forza, definendola una «politicizzazione e una strumentalizzazione della questione», ha commentato il portavoce del ministero degli esteri Zhao Lijian, «Gli Stati Uniti dovrebbero smettere immediatamente di attaccare la politica cinese di prevenzione delle epidemie, di usare l’epidemia per impegnarsi in manipolazioni politiche e di diffamare la Cina».