Lockdown oggi: tutte le città che hanno chiuso di nuovo e perché
Oggi 8 aprile continua il lockdown totale a Shanghai: il malcontento dilaga tra la popolazione per le condizioni di isolamento imposte.
Oggi, venerdì 8 aprile 2022, continua il lockdown a Shanghai. La città cinese, che conta oltre 25 milioni di abitanti, è stata individuata come epicentro di una nuova ondata di Covid-19. Nel frattempo però monta la rabbia dei cittadini, confinati in casa a tempo indefinito. Ecco cosa sta succedendo.
Lockdown oggi a Shanghai
Prosegue il lockdown a Shanghai, città cinese che conta oltre 25 milioni di abitanti. Le autorità, dopo aver chiuso alcuni quartieri particolarmente colpiti dall’epidemia, hanno deciso nei giorni scorsi di estendere il lockdown a tutta la città. Il forte aumento dei contagi nella metropoli costringe dunque, ad oggi, gli abitanti di Shanghai a stare in casa per un tempo indefinito. Ciò ha generato molto malcontento.

Secondo quanto comunicato dalle autorità, l’obiettivo è quello di cercare di arrestare l’epidemia di virus più grave nel Paese dalla fine della prima ondata di pandemia, all’inizio del 2020. Nella giornata di ieri, infatti, in tutta la Cina è stata superata per la prima volta la soglia dei ventimila contagi in un giorno: 20.472 (anche se 19.089 sono asintomatici). La metropoli di Shanghai, in lockdown, conta per oltre l’80% dei nuovi contagi. Nella città, le strutture per ospitare pazienti positivi non bastano più. Tant’è che sono iniziati i lavori per convertire il National Exhibition and Convention Center in un grande dormitorio Covid, un ospedale da campo che potrà avere fino a 40mila posti letto.
Nel frattempo però la decisione di imporre un nuovo lockdown ha un grave impatto sulla vita quotidiana e le attività commerciali. Arrivano dunque le lamentele degli abitanti, che inoltre denunciano l’affollamento e le condizioni poco igieniche dei centri di quarantena, così come la difficoltà nel reperire cibo o nell’accesso alle cure mediche.

I bambini positivi al Covid-19 separati dai loro genitori
La decisione più dura, e criticata dalla popolazione, è stata tuttavia quella di separare i bambini positivi al Sars-CoV-2 dai loro genitori. Alcuni video circolati rapidamente nel web hanno scatenato la rabbia dei cittadini. Dopo le proteste, come riporta il quotidiano “La Repubblica”, ora è permesso ai genitori di affiancare i bambini positivi nell’isolamento, previa firma di un documento in cui ci si assumono i rischi del caso e ci si impegna a seguire le regole rigide delle strutture. In base a quanto stabilito dagli esperti, infatti, chiunque risulti positivo, anche se asintomatico o con una lieve infezione, deve essere isolato rispetto alle persone non infette, bambini inclusi.