Niente taglio delle tasse ai più ricchi. È una clamorosa inversione a U quella di Liz Truss e del ministro delle Finanze Kwasi Kwarteng, che arriva a solo 10 giorni dall’annuncio. Nel secondo giorno del Congresso annuale dei Tory a Birmingham, il Cancelliere dello Scacchiere ha twittato che «non procederà» con la rimozione dell’aliquota massima del 45 per cento per i redditi superiori a 100 mila sterline. «È chiaro che la rimozione dell’aliquota fiscale del 45 per cento ha messo in ombra la nostra missione di affrontare le sfide del Paese», ha aggiunto.
We get it, and we have listened. pic.twitter.com/lOfwHTUo76
— Kwasi Kwarteng (@KwasiKwarteng) October 3, 2022
La fronda Tory pronta a bocciare la misura in parlamento
Ieri al Congresso annuale Tory era esploso il caso. La misura avrebbe infatti rischiato di spaccare il partito e non passare. «Ho imparato la lezione», ha detto Truss alla Bbc, «avrò cura in futuro di lavorare meglio per preparare il terreno» per misure di questa portata. La premier ha poi ricondotto i problemi economici all’impennata globale dell’inflazione e dei prezzi dell’energia. Nel tentativo di calmare i mercati, Truss e Kwarteng hanno annunciato che presenteranno il prossimo 23 novembre un piano fiscale a medio termine, contestualmente alla previsione economica dell’Ufficio indipendente per la responsabilità di bilancio.
Il taglio delle tasse ai ricchi era inaccettabile dall’opinione pubblica
La misura più controversa del pacchetto fiscale da 45 miliardi di sterline presentato dal governo aveva gettato nel panico i mercati e fatto sprofondare la valuta britannica e i titoli di Stato. Nonostante valesse solo 2 miliardi, il suo impatto sull’opinione pubblica sarebbe stato inaccettabile, con i cittadini alle prese col carovita e il caro energia. Togliendola, Truss ha salvato il resto della manovra fiscale di tagli alle tasse cavalcati dalla leader Tory come ricetta anti-crisi.