«I poliziotti hanno messo anche il riferimento all’articolo del codice della strada, ma si sbagliano. Non potevano togliermi i punti. Ora a me tocca fare ricorso, quindi ricorrere agli avvocati, che ho già consultato, per un errore fatto da agenti». Così Francesco Romano, ciclista 59enne, risponde a Il Tirreno. A Livorno lo chef e appassionato ciclista non avrebbe dato la precedenza. Fermato dalla polizia stradale, avrebbe ricevuto una multa, ma anche una decurtazione dei punti sulla patente.
Livorno, non dà la precedenza: ciclista multato perde anche punti sulla patente
«Ripeto che non contesto la sanzione. Quella è sicuramente in linea con il codice della strada, ma solo la decurtazione dei punti della patente» continua. «Ero uscito in bici in allenamento mica ero in macchina. Rispetto da sempre il codice della strada ma il codice non toglie i punti sulla patente se non ero alla guida. Farò ricorso, questa è una discriminazione» ha aggiunto sulla sua pagina Facebook, pubblicando un video sul social.

Non sarebbe la prima volta che un ciclista fa ricorso per via di una decurtazione dei punti sulla patente auto. Era già successo nel 2017. La corte di Cassazione era stata chiamata per giudicare il caso di un ciclista al quale erano stati sottratti dei punti dalla patente.
Il ricorso per i punti della patente
Stando alla Cassazione, per andare in bicicletta non serve una patente e il documento serve per viaggiare in auto. Così, rimuovere i punti della patente che si usa per altro sarebbe una forma discriminatoria nei confronti di chi subisce la sanzione, dato che un ciclista senza patente non potrebbe avere la stessa sanzione nello stesso caso.

Nella vicenda del 2017, il ciclista sarebbe passato con il rosso. Nel caso del signor Romano, invece, l’uomo non avrebbe dato la precedenza. Il 59enne ha già dichiarato che procederà comunque con il pagamento della multa.