Un nuovo video virale che sta facendo il giro del web in queste ore getta pesanti ombre sulle forze dell’ordine italiane. Nella clip che sta girando in rete è infatti possibile vedere un carabiniere sferrare un forte calcio in faccia all’uomo arrestato pochi secondi prima.
Livorno, la clip del carabiniere che tira un calcio all’arrestato
Questa volta le immagini (che tanta indignazione stanno suscitando online) provengono da Livorno. Qualcuno è infatti riuscito a filmare una violenta aggressione ai danni di un giovane arrestato per furto da parte di un membro dell’arma dei Carabinieri.
Livorno, carabiniere da un calcio in faccia ad una persona arrestata
Lo sfogatoio dei carabinieri che fanno perennemente Abuso di Potere a spese dei cittadini, scambiando la vita come se fosse un incontro di Wrestling. pic.twitter.com/JvmMvHDoER
— Annalisa Cotrozzi 🇮🇹🇷🇺 (@cotrozzi_lisa) May 25, 2023
Nella clip apparsa sulla seguita pagina Instagram Welcome to Favelas (non adatta ai più sensibili) è possibile sentire chiaro e tondo il ragazzo aggredito dal Carabiniere urlare, disperato: «Così no, così no. Mi state facendo male!». Come riporta AdnKronos, l’Arma è stata immediatamente interpellata nel merito della delicata questione e ha fatto sapere che «tale condotta non è assolutamente in linea con i nostri valori. Il comportamento del militare verrà giudicato immediatamente con il massimo rigore sotto ogni aspetto, a partire dal trasferimento istantaneo ad un incarico non operativo».
Il recente caso dell’aggressione ai danni di una donna trans a Milano
L’evento di cronaca livornese è spuntato online a pochissime ore di distanza da un altro enorme polverone che ha traavolto le forze dell’ordine. Nella giornata di ieri, una clip girata dalle finestre dell’Università Bocconi di Milano mostrava una brutale aggressione delle autorità ai danni di una donna trans. In base alla ricostruzione dei fatti, pare che la donna avesse aggredito i poliziotti in prima battuta. Circondata dai tre uomini, la trans era poi finita a terra, subito prima che gli agenti iniziassero a inveire contro di lei. Calci, pugni, spray al peperoncino e manganellate a non finire: così è stata trattata la vittima dell’attacco, il cui caso è ora oggetto di studio da parte delle autorità.