Dopo Meta e Google, un altro colosso del web annuncia importanti licenziamenti. LinkedIn, piattaforma di proprietà di Microsoft e dedicata ai professionisti e alle ricerche di lavoro, si prepara a un taglio di 716 dipendenti con l’obiettivo di snellire l’azienda e ottimizzare le operazioni. Ad annunciarlo è stato l’amministratore delegato Ryan Roslansky con una lettera ai dipendenti disponibile sul sito ufficiale. L’iniziativa porterà tuttavia alla creazione di 250 nuovi posti di lavoro cui potranno candidarsi proprio i lavoratori coinvolti nei tagli. Prevista inoltre la graduale chiusura di InCareers, l’app attiva in Cina che sparirà totalmente il 9 agosto.
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LinkedIn, i settori coinvolti dai licenziamenti e i 250 nuovi posti di lavoro
L’annuncio arriva come un fulmine a ciel sereno a pochi giorni dai festeggiamenti per il ventennale dal lancio della piattaforma. Il taglio, come ha riportato anche Reuters, riguarderà i team di vendita, i settori operativi e le unità di supporto. L’ad Ryan Roslansky ha parlato di una «decisione difficile», motivata dalla costante evoluzione del mercato. Negli ultimi mesi LinkedIn ha assistito a un’importante mutazione del comportamento dei clienti e a una riduzione dei ricavi. Per questo è in atto una vera e propria «riorganizzazione del lavoro, per diventare più agili e allineare i team sulla linea di crescita». Pur snellendo la propria forza lavoro, che attualmente conta 20 mila dipendenti in tutto il mondo, LinkedIn ha rassicurato che i dipendenti riceveranno tutto il supporto nella transizione verso un nuovo impiego.

A fronte di 716 licenziamenti, le nuove operazioni prevedono anche la nascita di circa 250 posti di lavoro alternativi. A partire dal 15 maggio infatti, ha scritto Roslansky, «si apriranno posizioni in segmenti specifici e in speciali team di gestione» su cui si attendono ancora dettagli. Tutti i dipendenti coinvolti nel taglio in corso potranno candidarsi per uno dei suddetti impieghi, per cui possono richiedere appositi colloqui. In parallelo, LinkedIn prevede di chiudere gradualmente anche InCareers, l’app attiva sul mercato della Cina dal 2014. L’uscita da Pechino sarà graduale e si completerà solamente il 9 agosto con la chiusura definitiva della piattaforma. Roslansky ha infatti specificato che d’ora in avanti l’attività si concentrerà soltanto sulle aziende che intendono assumere e formare dipendenti all’estero.