Liliana Segre, anche Chef Rubio tra i 24 denunciati per minacce online
La risposta del cuoco e personaggio televisivo, noto per le posizioni filo-palestinesi: «I silenzi di parte sono odio, non chi resiste».
C’è anche Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, tra i 24 denunciati da Liliana Segre per insulti e minacce online. La senatrice a vita ha presentato le querele alla Sezione Indagini Telematiche del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo: i messaggi degli hater sono arrivati via social dopo le sue prese di posizione contro l’aggressione all’Ucraina e a favore dei vaccini anti-Covid. Segre da tre anni vive con la scorta, proprio a causa di ripetute minacce ricevute.
Chef Rubio, ex rugbista diventato chef televisivo
Chef Rubio, 39 anni, è un ex rugbista a 15 che, dopo aver chiuso la carriera agonistica nel 2011 a causa di un infortunio ginocchio, ha intrapreso quella di cuoco, ottenendo poi notorietà presso il grande pubblico grazie alla sua attività televisiva, con programmi culinari come Unti e bisunti o Camionisti in trattoria.
Non è la prima volta che lo chef filo-palestinese finisce nei guai
Filo-palestinese, Chef Ruibio si è fatto notare però anche per alcune dichiarazioni controverse. Nel 2019 è stato denunciato da un membro della comunità ebraica di Treviso per istigazione all’odio razziale, dopo avere definito lo stato di Israele «abominevole», criticando la sua politica nei confronti dei palestinesi. Nel 2020 è stata poi la Comunità ebraica di Roma a denunciarlo con un esposto alla Procura della Repubblica e all’Ordine dei giornalisti, dopo alcune affermazioni contro gli ebrei pronunciate dallo chef durante una diretta di Radio Radio.
Comunque volevo informare la mafia sionista che mi perseguita ormai da quasi dieci anni che qui a Frascati ancora non è arrivato nulla, quindi mi fa piacere sapere che tutti sionisti grazie alla loro rete capillare siano arrivati a saperlo prima ancora del sottoscritto 🇵🇸✌🏾
— Rubio (@rubio_chef) December 8, 2022
La risposta alla denuncia da parte della senatrice a vita
«Chiedere a Liliana Segre di denunciare i crimini della colonia d’insediamento israeliana e dell’esercito nazista che da 74 anni porta avanti la pulizia etnica del popolo nativo palestinese (semita) sarebbe incitare all’odio?», ha twittato Chef Rubio dopo la denuncia di Liliana Segre. «I silenzi di parte sono odio, non chi resiste». E poi: «Comunque volevo informare la mafia sionista che mi perseguita ormai da quasi dieci anni che qui a Frascati ancora non è arrivato nulla, quindi mi fa piacere sapere che tutti sionisti grazie alla loro rete capillare siano arrivati a saperlo prima ancora del sottoscritto».
Come mai @DiscoveryItalia continui a mandarmi in replica h24 nonostante venga diffamato come “antisemita”? Ricordo che il capo supremo (sionista) voleva la mia testa quando fui diffamato da Di Veroli & co, ma non poté averla. Se mi mandate in onda (per soldi) siete “antisemiti”🇵🇸 pic.twitter.com/DGMvCg6FEX
— Rubio (@rubio_chef) December 8, 2022