Liliana Resinovich, nuova ipotesi: il corpo potrebbe essere stato congelato

Debora Faravelli
22/08/2022

I vestiti della donna erano puliti e in ordine, i suoi organi non avevano segni di degenerazione e nel suo stomaco è stato trovato solo il cibo che aveva ingerito poco prima della scomparsa.

Liliana Resinovich, nuova ipotesi: il corpo potrebbe essere stato congelato

Spuntano nuove ipotesi sul caso di Liliana Resinovich, la donna trovata morta il 5 gennaio nella boscaglia dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste: la Procura ha identificato l’episodio come un suicidio, ma nella perizia si legge che il corpo della pensionata potrebbe essere stato congelato e nascosto da qualche parte prima di essere ritrovato.

Liliana Resinovich: il suo corpo è stato congelato?

Se da una parte la magistratura si è detta certa, dopo le analisi autoptiche, che la donna sia morta per soffocamento togliendosi la vita, dall’altra è dubbiosa riguardo a ciò che è accaduto tra il giorno della scomparsa, il 14 dicembre, e quello del rinvenimento. L’esito delle analisi ha infatti suggerito che Liliana sia deceduta 48 ore prima della scoperta, dato che sul suo cadavere, trovato all’interno di due sacchi della spazzatura con due buste di nylon intorno al capo, non c’erano segni di putrefazione.

Cosa è accaduto dunque nella frangia temporale compresa tra la scomparsa e il ritrovamento? I suoi vestiti erano puliti e in ordine e il suo corpo curato, senza indizi che potrebbero far supporre che la donna abbia vagato per tre settimane senza un posto in cui stare. Del tutto assenti inoltre i segni degenerativi negli organi così come nuovo cibo eventualmente ingerito da Liliana: nello stomaco sono infatti stati trovati solo i resti del caffè e di un’uvetta, forse di una fetta di panettone.

L’ipotesi della morte in un altro luogo

Ecco perché la perizia ha avanzato, pur tra mille cautele, l’ipotesi del congelamento (che aprirebbe quindi lo scenario dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere). In questo caso, la morte sarebbe avvenuta «in luogo ignoto e diverso», con il corpo «poi teoricamente congelato» e trasferito, «a gennaio, nel luogo del rinvenimento».

Al momento non vi sono elementi specifici per dimostrare un avvenuto congelamento post mortale del cadavere, anche perché né l’autopsia né la Tac hanno individuato altre possibili cause del decesso oltre all’asfissia – senza contare la complessità che comporta l’occultamento di un corpo in un congelatore e la difficoltà di trascinarlo via in tempi brevi. Cosa ne é stato dunque di Liliana nelle tre settimane in cui è sparita?