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Licenziati di concerto

Bufera nel Regno Unito, dove quattordici musicisti sono stati all’improvviso messi alla porta dall’English Touring Opera. Il motivo? Sostituirli con colleghi che rendano l’orchestra più multiculturale e inclusiva.

17 Settembre 2021 14:0217 Settembre 2021 14:31 Camilla Curcio
Nel Regno Unito 14 musicisti sono stati licenziati dall'English Touring Opera in favore di colleghi che rendano l'orchestra più inclusiva

Una serie di licenziamenti per dare priorità a diversità e inclusione. Questa la misura adottata dall’English Touring Opera (ETO) che, su indicazione dell’Arts Council, l’ente pubblico specializzato nel finanziamento e nella promozione degli eventi culturali nel Regno Unito, ha lasciato a casa metà dei suoi componenti (circa quattordici), molti dei quali storici membri dell’ensemble, escludendoli dal tour programmato per la primavera del 2022 e procedendo contemporaneamente a nuove assunzioni. Una rivoluzione inaspettata, in linea con una strategia tesa a dare più spazio alla multiculturalità nell’orchestra. Aspetto attualmente assente.

La protesta del sindacato dei musicisti

Immediate e prevedibili le proteste. «I membri del sindacato dei musicisti non hanno preso bene la notizia», si legge in un comunicato pubblicato venerdì 10 settembre e riportato su Classic FM, «La lettera del direttore James Conway è arrivata in un periodo particolarmente complicato, soprattutto per i liberi professionisti. Più in generale, per quanti lavorano nel settore musicale che, da un anno a questa parte, sta facendo i conti con le conseguenze della pandemia. Gli ingaggi sono pochissimi, i guadagni ridotti all’osso». Dell’operazione, l’aspetto più contraddittorio sono stati i modi con cui è stata comunicata la decisione. «Pur reputando sacrosanta l’idea di incentivare la diversità nella musica classica, siamo consapevoli del fatto che dovrebbe essere raggiunta e ottenuta con un piano d’azione più corretto», ribadiscono nella nota. «Insomma, delle misure che non lascino per strada metà dei membri». Come da regolamento, gli strumentisti vengono assunti dall’ETO come freelance e non è raro che, di anno in anno, non vengano riconfermati. Molti, però, nel tempo, sono riusciti a ottenere un rinnovo più o meno regolare del contratto, dettaglio che li ha spinti a considerare quell’impegno un’occupazione quasi definitiva, evitando di accettare altri progetti paralleli.

Arts Council: «Nessuna pressione sui licenziamenti»

Per parte sua, l’Arts Council ha risposto alle polemiche sostenendo di non aver mai suggerito alla compagnia di silurare i musicisti per i motivi resi noti. «Non abbiamo imposto all’ETO di inviare la lettera di licenziamento», ha sottolineato. «In questo momento, ci stiamo confrontando con loro per verificare che nessuna delle clausole sia stata violata». Nel frattempo, l’orchestra ha annunciato l’assunzione di nuove figure. «Dopo le ultime audizioni, accoglieremo 12 nuovi artisti, pronti a suonare per i concerti programmati per il nuovo anno. Speriamo col cuore possiate accoglierli nelle vostre città e godere della loro musica». Non è mancato il ringraziamento e l’arrivederci ai veterani costretti a lasciare il posto ai nuovi acquisti. «Molti dei volti che avete imparato a conoscere durante le nostre performance non ci saranno ma vogliamo ringraziarli per tutto quello che ci hanno regalato e per il loro prezioso contributo al trionfo dell’ETO».

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