Letti nella sede di Twitter, Musk nel mirino delle autorità di San Francisco

Redazione
08/12/2022

Alcuni dipendenti hanno denunciato le modifiche, avvenute senza che sia stata avanzata la richiesta di adibire parte dell'edificio a uso residenziale.

Letti nella sede di Twitter, Musk nel mirino delle autorità di San Francisco

Le autorità di San Francisco stanno indagando su Twitter dopo che alcune stanze della sede della società sono state trasformate in dormitori, senza che nessuna richiesta di adibire parte dell’edificio a uso residenziale sia stata avanzata. Secondo quanto raccontato da alcuni dipendenti (e ci sono anche testimonianze fotografiche) a Forbes, nel quartier generale di Twitter sono presenti «camere da letto con materassi sfatti, squallide tende e giganteschi monitor da sala conferenze».

Uffici come dormitori: Musk si difende

I cambiamenti sembrano far parte del piano di Elon Musk per rendere Twitter «hardcore», che prevede «molte ore ad alta intensità» da parte dei dipendenti, tra l’altro sempre meno dopo il licenziamento di quasi metà della forza lavoro dell’azienda. «Dobbiamo assicurarci che l’edificio venga utilizzato come previsto», ha detto al Washington Post un portavoce del dipartimento di ispezione degli edifici, Patrick Hannan. «Nessuno è al di sopra della legge».

Letti e tende nella sede di Twitter, il nuovo proprietario Elon Musk nel mirino delle autorità di San Francisco.
Elon Musk (Getty Images)

La risposta di Musk non si è fatta attendere. «Quindi la città di San Francisco attacca le aziende che forniscono letti ai dipendenti stanchi, invece di assicurarsi che i bambini siano al sicuro dal fentanyl. Dove sono le tue priorità London Breed!?», ha twittato rivolgendosi alla sindaca, postando un articolo che racconta la storia di un bambino finito in overdose dopo essere stato esposto al farmaco in un parco giochi cittadino.

Letti e tende nella sede di Twitter, il nuovo proprietario Elon Musk nel mirino delle autorità di San Francisco.
La sede di Twitter a San Francisco (Getty Images)

Dipendenti costretti a dormire in sede: non è una novità

In realtà la notizia dei lavoratori di Twitter “costretti” a dormire in sede non è una novità. Già il mese scorso la direttrice della gestione dei prodotti di Twitter, Esther Crawford, aveva condiviso una foto che la ritraeva mentre dormiva sul pavimento del suo ufficio, con sacco a pelo e maschera per gli occhi: «Quando il tuo team lavora 24 ore su 24 per rispettare le scadenze, a volte #SleepWhereYouWork». Ovvero: #DormiDoveLavori.