Fabio Gramellini, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico Oriani di Faenza, ha scritto una lettera per ringraziare tutti coloro che si sono uniti per dare una mano e aiutare gli altri dopo l’alluvione in Emilia-Romagna.

La lettera del preside per i soccorsi a Faenza
La lettera del dirigente scolastico è stata riportata da Fanpage.it. All’interno si leggono queste parole: «Rientriamo a testa alta, ripartiamo con fiducia. Dopo giorni problematici e di profonda angoscia, in occasione della imminente riapertura della scuola, a nome della comunità scolastica sento in primo luogo il dovere di esprimere la mia vicinanza alle famiglie che hanno subito danni ai beni e alle abitazioni, ai tanti che hanno sofferto disagi e tuttora si trovano in situazione di difficoltà, a coloro che sono ancora fuori dalle proprie case o hanno perso la propria attività. Tutti abbiamo vissuto momenti di paura e di sconforto alle lacrime sono seguiti subito gli incoraggiamenti e la voglia di reagire è stata immediata e ha comportato la mobilitazione, tra gli altri, di migliaia di voi studenti. È ammirevole come attraverso il vostro infaticabile lavoro siano emersi dalle acque limacciose i valori della fratellanza e della coesione, la disponibilità ad aiutare gli altri e la voglia di ripartire senza piangersi addosso, mostrando anzi tenacia e volontà, caratteristiche tipiche di questa terra e del nostro popolo romagnolo». Il preside ha aggiunto poi: «Questa catastrofe rappresenta anche una grande lezione di educazione civica, una di quelle che non si insegnano nelle aule».

Le dolci ed emozionanti parole finali
Il preside dell’istituto scolastico di Faenza ha poi aggiunto, in merito al rientro a scuola degli alunni: «Siamo pronti ad accogliervi di nuovo in questo luogo che per tutti è così familiare e normale. Chi potrà lo farà già da domani e attenderemo, senza l’ansia di verifiche e compiti a casa, senza l’assillo di finire il programma, anche chi potrà farlo solo più avanti. Tornare a scuola significa ritrovare un posto che potete chiamare casa; la scuola è parte della vostra vita e tornarci significa tornare alla normalità. Vi aspettiamo orgogliosi di quello che avete fatto e che ancora farete e insieme potremo riprendere il cammino verso un domani che adesso, anche grazie a voi, appare pieno di speranza».