Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Italia

Undici anni di Leopolda

A Firenze si sono aperti i lavori del secondo giorno della kermesse renziana inaugurata nel 2010. Dalla sfida dei rottamatori al Pd fino all’edizione 2021, la storia.

20 Novembre 2021 13:3620 Novembre 2021 13:36 Redazione
la storia della Leopolda dal 2020 a oggi

Si è aperta sabato 19 novembre la seconda giornata della Leopolda intitolata Diamo voce al merito. «Oggi si riparte coi tavoli, poi gli interventi di alcuni parlamentari. Quindi gli amministratori, a cominciare da due sindaci degni di grande stima, quali Beppe Sala e Marco Bucci», ha annunciato Matteo Renzi nella Enews sull’apertura dei lavori. «Un dibattito sulla giustizia; tanti interventi di sicuro interesse. Alle 18.30, vi racconto di Open: senza polemiche, ma per fare finalmente chiarezza sullo scandalo di un processo politico alla politica».

L’Enews di oggi #RadioLeopolda https://t.co/u68QsTbIrc

— Matteo Renzi (@matteorenzi) November 19, 2021

«Non c’è niente da fare», ha aggiunto il leader di Italia Viva. «Quando arriva la Leopolda, crollano improvvisamente le certezze di chi dice che siamo solo il 2 per cento, che non contiamo nulla, che siamo condannati a sparire. C’è un popolo che ha voglia di buona politica. E che tutti gli anni ci sorprende».

Anche quest’anno partecipazione oltre ogni attesa. Che meraviglia il popolo della #RadioLeopolda. Più ci attaccano, più ci danno forza. Grazie, a tra pochissimo pic.twitter.com/U1oDu0xU7f

— Matteo Renzi (@matteorenzi) November 19, 2021

La Leopolda 2021 è l’11esima edizione dell’appuntamento fiorentino inaugurato nel 2010. Ecco la storia, edizione per edizione.

2010: Renzi e Civati inaugurano Prossima fermata: Italia

Nel 2010 Matteo Renzi, all’epoca sindaco di Firenze, e il consigliere regionale della Lombardia Pippo Civati organizzarono la prima convention nazionale, quella dei rottamatori 2.0. Il progetto dei due, considerati ai tempi degli outsider, era di mandare in pensione il vecchio Pd e di rivoluzionare il Paese. Per farlo, inaugurarono la Leopolda. Lo slogan di quella prima edizione era “Prossima fermata: Italia”. I rottamandi non la presero sportivamente, anche se i maggiorenti del partito vennero invitati a Firenze, Pier Luigi Bersani indisse per il 6 novembre (secondo giorno della kermesse) una assemblea dei circoli Pd all’Auditorium della Conciliazione. Una contromanifestazione a tutti gli effetti.

2011: Big Bang e l’addio di Civati

Dopo appena un anno dall’inizio del convegno Civati prese le distanze da Renzi e non si presentò all’appuntamento. Ad accompagnare Renzi (e a vestire i panni di “spalla” politica) c’era il consigliere regionale dell’Emilia-Romagna Matteo Richetti. I due chiesero ai dirigenti del Pd di indire le primarie. Per l’edizione di quell’anno non a caso venne scelto il titolo di Big Bang.

2012: Viva l’Italia viva con Serra e Ichino

Nel 2012 la Leopolda si svolse in piena campagna elettorale per le primarie di Italia Bene comune per scegliere il candidato premier della coalizione di centrosinistra. Renzi riuscì poi a portare Bersani al secondo turno, perdendo però al ballottaggio (60,9 per cento contro il 39,1 per cento). Sul palco del convegno intitolato Viva l’Italia viva – che poi diventerà il nome del partito renziano – fecero la loro apparizione Davide Serra e il giuslavorista Pietro Ichino.

2013: Diamo un nome al futuro, la vittoria alle primarie

Nel 2013 il candidato del centrosinistra Bersani non ottenne il risultato sperato tanto da arrivare a definire l’esito delle Politiche una «non vittoria». Dopo il fallimento delle candidature di Franco Marini e Romano Prodi alla presidenza della Repubblica si dimise anticipatamente dalla segreteria. Renzi scese di nuovo in campo, questa volta sfidando alle primarie Gianni Cuperlo e Pippo Civati: vinse con il 68 per cento dei consensi. Sul palco della Leopolda di quell’anno, intitolata “Diamo un nome al futuro”, si fece notare il regista Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, che lanciò un j’accuse contro l’indulgenza dei politici verso mafiosi e corrotti.

2014: Il futuro è solo all’inizio: l’organizzazione di Boschi

L’ascesa di Renzi pareva inarrestabile: dopo aver stravinto le primarie nel dicembre del 2013, divenne premier nel febbraio del 2014, a seguito del “tradimento” nei confronti del collega di partito e capo del governo Enrico Letta ( «Enrico, stai sereno»). La convention leopoldina del 2014 venne organizzata da Maria Elena Boschi. Il titolo? “Il futuro è solo all’inizio”.

2015: Terra degli uomini, la sfilata dei ministri

Renzi, sempre più solo al comando del Partito democratico e del Paese, inaugurò la Leopolda 2015 con lo slogan “Terra degli uomini”, una frase ripresa da un libro di Antoine de Saint-Exupéry, autore del romanzo Il Piccolo Principe. Sul palco si passarono il testimone diversi ministri: da Graziano Delrio a Maria Elena Boschi, da Roberta Pinotti a Giuliano Poletti, fino a Paolo Gentiloni e Pier Carlo Padoan.

2016: E adesso il futuro, la quiete prima della débâcle

Il 4 novembre 2016, a un mese esatto dal referendum costituzionale che si tenne il 4 dicembre di quell’anno e su cui il leader aveva scommesso tutto, compresa la sua permanenza in politica, si aprì l’edizione E adesso il futuro. La kermesse si trasformò in una passerella elettorale per i ministri impegnati a ribadire i “successi” del governo rottamatore.

2017: L8-In/contro, il post batosta referendaria

Reduce dalla batosta referendaria, Renzi si dimise da premier e poi da segretario, ma nei fatti rimase il regista del Pd. La Leopolda 2017, intitolata L8-In/contro si è svolta comprensibilmente in sordina. Con l’ex premier circondato dai fedelissimi, per prepararsi alle elezioni politiche di marzo 2018 dalle quali il Pd uscì sconfitto malamente.

2018: Ritorno al Futuro, un palco trasformato in set

L’allestimento della Leopolda 2018 dopo la disfatta elettorale fu tutto centrato sul film cult di Robert Zemeckis Ritorno al futuro. Sul palco era riprodotto fedelmente il laboratorio dello scienziato Emmett ‘Doc’ Brown, con la DeLorean DMC-12, di Marty McFly a sullo sfondo.

2019: Italiaventinove, il tesseramento di Italia Viva

Fu la prima Leopolda senza il Pd. Renzi segnò un’edizione da tutto esaurito con il suo partito Italia Viva. Proprio in occasione della tre giorni partì il tesseramento.

2020: Quelli della Leopolda, la campagna per Giani alla Regione Toscana

L’edizione del 2020 si tenne in una sola giornata – l’11 settembre – a causa delle restrizioni anti-Covid e fu trasmessa in streaming. In quell’occasione il leader di Italia Viva rilanciò la candidatura di Eugenio Giani a presidente della Regione Toscana. Tra gli ospiti più applauditi l’allora ministra Teresa Bellanova. «Non dateci ragione ma dateci il voto», fu il tormentone renziano in vista della tornata elettorale. «Giani è un politico, Ceccardi è una influencer».

Una carriera lunga 60 anni quella di Gina Rovere attrice affermata degli anni '60 che in tempi recenti ha prestato il volto anche a fiction di successo
  • Cultura e Spettacolo
Gina Rovere: età, marito, biografia e film dell’attrice
Dalle riviste di avanspettacolo al grande cinema italiano degli Anni 60. Una carriera lunga più di mezzo secolo in cui è stata diretta dai più grandi registi del panorama nazionale.
Gerarda Lomonaco
Anita Ferrari, madre di Elena di Cioccio, raccontata dalla figlia
  • Gossip
Anita Ferrari, chi era la madre di Elena Di Cioccio (nelle parole della figlia)
«Era indomita e fragile allo stesso tempo, era dotata di coraggio, forza e determinazione unici». Le parole dell'attrice sulla mamma morta suicida nel 2016.
Alice Bianco
Mita Medici è una famosa attrice e cantante celebre negli anni'60 anche per la sua storia d'amore con Califano
  • Cultura e Spettacolo
Mita Medici: età, vita privata e amore con Franco Califano
Da ragazza del piper ad attrice apprezzata, ha recitato per il cinema e la tivù e condotto programmi come Canzonissima. È stata uno dei grandi amori del Califfo che nel 2020 ha voluto omaggiare interpretando le sue canzoni e poesie.
Gerarda Lomonaco
Riscopriamo insieme i successi professionali e personali del cantante Franco Simone, autore del successo Respiro
  • Cultura e Spettacolo
Franco Simone: età, canzoni, moglie e figli del cantante di Respiro
Fiume grande, Tu..e così sia e Tentazione tra i suoi brani più noti. L'artista ha partecipato due volte al Festival di Sanremo, nel 1974 e nel 1985.
Elena Mascia
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021