Un documento, scoperto nell’Archivio di Stato di Firenze, e un nome, Caterina. La storia della madre di Leonardo da Vinci viene ricostruita pezzo dopo pezzo: la donna era una principessa dei Circassi, figlia del principe Yakob. Il padre di Caterina governava i regni che si trovavano sugli altopiani delle montagne del Caucaso, quando la figlia venne rapita e resa schiava per poi essere venduta nuovamente ai veneziani, probabilmente per mano dei tartari.
La scoperta sull’identità della madre di Leonardo Da Vinci
A riportare alla luce dettagli e particolari sulla vita di Caterina, madre di Leonardo da Vinci, è il filologo e storico Carlo Vecce, professore presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. Questa mattina, nella sede di Giunti Editore a Firenze, è stato dato l’annuncio definitivo sull’identità di Caterina, madre di Leonardo. Una scoperta che il direttore editoriale di Giunti Editore, Antonio Franchini, ha definito una «scoperta storica di rivoluzionaria importanza». Un’occasione di incontro e di condivisione durante la quale il professor Vecce ha presentato il romanzo Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo. Una vera e propria anteprima che lui stesso ha definito come «una docu-fiction basata su una storia vera, dove i nomi dei personaggi citati sono quelli veri, rinvenuti nei manoscritti che ho consultato».
L’atto di liberazione di Caterina
Emozionante è stato il rinvenimento dell’atto di liberazione della donna, a firma del padre di Leonardo, Piero da Vinci: un documento che ha dato la libertà alla donna. Datato 2 novembre 1452, venne presentato su istanza della donna che deteneva la proprietà della schiava, Ginevra d’Antonio Redditi. In quel periodo Leonardo aveva circa sei mesi: primogenito del padre Piero ma non della madre Caterina che, secondo quanto ricostruito e spiegato da Vecce, sarebbe risultata in attesa già nel 1450, per quanto figurasse come balia che allattava.