Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e altre 23 persone fra ex assessori e dirigenti dell’amministrazione comunale sono indagati dalla Procura del capoluogo siciliano con l’accusa di falso materiale in atto pubblico. I magistrati indagano sui bilanci comunali di 4 anni, fra il 2016 e il 2019, tutti i 24 coinvolti sono stati iscritti nel registro degli indagati.
Leoluca Orlando: le accuse degli inquirenti
«I pubblici ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate (tenuto conto dei dati – a loro noti – degli effettivi accertamenti delle entrate nelle annualità precedenti (…) così inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell’atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione» si legge nel provvedimento dei magistrati.
Leoluca Orlando: le indagini della Guardia di Finanza
Nelle more dei giudici si legge anche che un altro “falso” contestato al primo cittadino di Palermo sarebbe «per avere in un atto pubblico facente fede fino a querela di falso quale la direttiva del 18 giugno 2018, protocollo numero 911925, esposto dati falsi ed in particolare riportato crediti da riconoscere/transigere del Comune verso le società partecipate inferiori rispetto a quelle reali». Si fa riferimento ai debiti del Comune verso l’Amat: sarebbero stati «quantificati falsamente in soli 197 mila euro, per l’anno 2016, a fronte di crediti della società privi di impegni di spesa pari a 8 milioni 890 mila euro». Altri importi sono contestati nel 2018.
La replica di Orlando: «Farò massima chiarezza»
«Ho avuto comunicazione dell’avviso di un’indagine, esaminerò gli atti depositati dalla Procura della Repubblica e per fare massima chiarezza attendo di essere ascoltato dai magistrati titolari delle indagini sul merito e sulle competenze in una materia, peraltro, particolarmente tecnica». Lo dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando in merito all’avviso di conclusione indagini.
Avviso di conclusione indagini: i nomi degli indagati
Oltre al sindaco di Palermo, ecco i nomi degli altri indagati. Luciano Abbonato (ex assessore comunale al Bilancio), Lucetta Accordino (dirigente servizi Affari generali), Carmela Agnello (ex ragioniere generale oggi ai Beni confiscati e Edilizia scolastica), Cosimo Aiello (ex componente collegio revisori), Marcello Barbaro (ex presidente del collegio dei revisori), Paolo Basile (attuale ragioniere generale), Leonardo Brucato (ex dirigente del settore Tributi oggi alle Circoscrizioni), Roberto d’Agostino (ex assessore al Bilancio), Paola Di Trapani (ex dirigente Attività produttive oggi dirigente Verde), Salvatore Di Trapani (ex revisore), Carlo Galvano (ex dirigente condono edilizio), Antonino Gentile (ex assessore al Bilancio), Mario Lo Castri (ex dirigente dei Lavori Pubblici), Gabriele Marchese (ex comandante della Polizia municipale), Marco Mazzurco (ex revisore), Vincenzo Messina (capo della Polizia municipale), Antonino Mineo (ex revisore), Luigi Mortillaro (ex dirigente del servizio Bilancio), Sebastiano Orlando (ex revisore), Sergio Pollicita (capo di gabinetto), Paolo Porretto (ex dirigente Sportello unico), Stefano Puleo (ex dirigente tributi), Daniela Rimedio (ex dirigente servizio Tari oggi risorse immobiliari).