Anche i Lego possono fare musica. L’azienda danese ha recentemente lanciato sulle piattaforme streaming Lego White Noise, un album di sette tracce nate da una serie di rumori riprodotti attraverso il movimento dei famosi mattoncini. Il progetto, supervisionato dal direttore creativo Primus Manokaran, si è ispirato al trend dell’Asmr (acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response, risposta autonoma del meridiano sensoriale) come strumento di relax e mindfulness. Una moda che, durante il lockdown, è diventata virale.
Una sinfonia composta con 10 mila piccoli strumenti
«Ci siamo chiesti per mesi come mai la gente amasse così tanto i Lego e la risposta più immediata è stata: per il loro rumore», ha spiegato Manokaran al Guardian, «Così, abbiamo deciso di incidere l’album. Utilizzando pezzi di differenti dimensioni, siamo riusciti a creare effetti diversi. È stato quasi come comporre una sinfonia con 10 mila piccoli strumenti». Nella confezione delle tracce non sono stati coinvolti soltanto i mattoncini classici ma anche i Duplo (le costruzioni di dimensioni più grosse) e le minifigure, i pupazzetti gialli collezionabili. E il risultato ottenuto non è stato modificato in post-produzione per riprodurre il più fedelmente la realtà.
I rumori dei mattoncini Lego per rilassarsi
Ce n’è davvero per tutti i gusti: da Built For Two, che riproduce il classico suono dell’assemblaggio dei mattoncini a Searching For the One (Brick), la ricerca del pezzo perfetto nel caos (un’idea resa con una serie di effetti fonici in sequenza, ripetuti come un loop).
«Ogni traccia ha una formula e parte da scelte ben ponderate», ha aggiunto Manokaran. «Il nostro intento non era avvicinarci al mondo della musica in senso lato ed è per questo che preferiamo inserirci nella dimensione dei nature sounds, nata su Youtube a partire da registrazioni di fenomeni naturali come la neve, la pioggia, i fulmini e utilizzate dagli utenti per addormentarsi o ritagliarsi un momento di tranquillità nel tran tran quotidiano».