Già approvata alla Camera nel 2019, la Legge Salvamare ha ottenuto il via libera definitivo dal Senato l’11 maggio 2022: vediamo cosa prevede la legge che introduce disposizioni per la promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare.
Legge Salvamare: cosa prevede
Il provvedimento prevede la possibilità, per i pescatori che recuperano accidentalmente rifiuti di plastica in mari, fiumi o laghi, di portarli in porto per farli smaltire e riciclare. Prima che la legge venisse approvata, chi raccoglieva plastiche con le reti e le traportava a bordo della sua imbarcazione poteva infatti essere denunciato per traffico di illecito di rifiuti. Un groviglio legislativo che spingeva gli addetti ai lavori, per non rischiare una denuncia penale, a ributtare la plastica in acqua con buona pace dell’ambiente.
La Legge Salvamare consente invece a chi recupera plastica in acque salate o dolci di portarla in porto, dove le autorità sono tenute a predisporre isole ecologiche per ricevere i rifiuti e avviarli al riciclo. L’operazione è gratuita per il pescatore che la effettua mentre i costi di gestione di questo tipo di rifiuti sono coperti con una specifica componente che si aggiunge alla tassa o tariffa sui rifiuti.
Oltre a ciò, il provvedimento prevede la promozione nelle scuole di ogni ordine e grado di attività finalizzate ad evidenziare l’importanza della conservazione dell’ambiente e, in particolare, del mare e delle acque interne. Saranno inoltre previsti premi per i comandanti dei pescherecci che raccolgono rifiuti secondo modalità che dovranno essere stabilite con un apposito decreto ministeriale entro quattro mesi dall’entrata in vigore della legge.
Legge Salvamare: 30 mila tonnellate in meno di rifiuti
Si tratta di norme che, secondo l’associazione Fedagripesca-Confcooperative, consentirebbero di liberare il mare da almeno 30 mila tonnellate di rifiuti in 10 anni se i pescatori portassero a terra tutti quelli che recuperano con le loro reti. L’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che nel 2018 aveva presentato il provvedimento in Parlamento, si è così espresso dopo l’approvazione: “Sono felicissimo, emozionato e commosso. La perseveranza, la testardaggine, la voglia, la passione, con un pizzico di pazzia parlamentare, hanno trasformato un’idea in una legge che fa bene al mare e all’Italia”.