Cannabis, governo diviso sulla legalizzazione rilanciata da Dadone

Redazione
27/11/2021

L'apertura della ministra per le Politiche giovanili M5s e del dem Andrea Orlando spacca l'esecutivo. Gelmini e Salvini contrari.

Cannabis, governo diviso sulla legalizzazione rilanciata da Dadone

La decisione di liberalizzare la cannabis annunciata dal nuovo governo tedesco guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz «è una scelta che l’Italia dovrebbe valutare ma bisogna raggiungere la maggioranza in parlamento. È questo è il punto delicato». Lo ha ribadito la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone a margine della conferenza nazionale sulle dipendenze a Genova. «Il potere su quel fronte spetta alla competenza parlamentare», ha aggiunto la pentastellata. «Il governo deve fare un lavoro istruttorio, e lo dico con estrema umiltà, perché il governo possa prendere la decisione giusta».

Legalizzazione: il dem Orlando con Dadone

Sulla stessa linea il ministro del Lavoro Andrea Orlando che intervenendo alla conferenza di Genova ha sottolineato: «Nel momento in cui una parte non proprio irrilevante e un alleato non proprio trascurabile dell’Italia, come la Germania, sembra cambiare profondamente linea su questo fronte, credo che sia inevitabile che una qualche riflessione la si faccia anche nel nostro Paese». L’apertura tedesca dunque avrà ripercussioni anche sull’Italia. «Quella scelta determinerà dei riflessi che riguarderanno il nostro Paese», ha aggiunto Orlando, «lo si voglia o meno nell’ambito di un mercato unico con le frontiere aperte».

Legalizzazione della cannabis: i paletti di Gelmini e il no di Salvini

Le dichiarazioni di Dadone e Orlando hanno creato qualche fibrillazione all’interno del governo. Il primo stop è arrivato da Forza Italia. «Dico con chiarezza che faccio parte di un pensiero, di una corrente culturale, che non solo è contraria a qualsiasi forma di legalizzazione di ogni tipo di sostanza stupefacente, ma sono anche convinta che non esista una libertà di drogarsi ma che l’azione dello Stato possa e debba concentrarsi soltanto sulla liberazione dalla droga», ha dichiarato Mariastella Gelmini, ministra per le Autonomie ricordando come «all’interno del governo ci sono su questo tema sensibilità diverse». Naturalmente contrario anche Matteo Salvini. «È molto preoccupante che un ministro della Repubblica, anziché ascoltare le tante comunità di recupero che eroicamente salvano migliaia di ragazzi e combattono le dipendenze tutti i giorni, parli con leggerezza di droga», ha commentato il segretario della Lega. «La Lega è dalla parte della vita e dei giovani: il ministro del Lavoro si occupi di lavoratori, precari e cassaintegrati, lasci che di lotta alla droga si occupino famiglie, esperti e comunità».