Il toto-ministri continua e in campo scende la Lega. Al termine del consiglio federale del partito del Carroccio, è stato il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti a spiegare: «C’è una lista di ministeri interessanti per la Lega ma non abbiamo parlato di nomi». E nell’elenco c’è anche quello che interessa di più al leader della Lega, Matteo Salvini: il Viminale. Giorgetti non ha dubbi e ai giornalisti dice chiaramente: «Mi sembra un candidato naturale». E nel corso della riunione, da quanto filtra, si sono discussi i temi caldi.

I ministeri a cui punta la Lega: non solo Interno
Ma non ci sarebbe soltanto il ministero dell’Interno a far gola alla Lega. Nonostante la frase di Giorgetti confermi quanto si è sempre ipotizzato per Salvini durante la campagna elettorale, durante il consiglio federale sono stati analizzati anche gli altri temi. I ministeri più apprezzati dal partito, oltre al Viminale, sono quello delle Infrastrutture, l’Agricoltura, e poi Giustizia, Lavoro, Affari regionali e Riforme per l’autonomia. Quest’ultimo è il più apprezzato oltre a quello dell’Interno, ma le basi per trattare con Giorgia Meloni sembrano essere molte. Nessun nome, però, è emerso per scelta dello stesso Salvini.
La Lega dà pieno mandato a Salvini per trattare
Durante il consiglio federale è stata poi confermata la fiducia della Lega nel proprio segretario. Matteo Salvini ha pieno mandato per trattare con gli alleati di centrodestra e dare al Paese «un governo politico all’altezza delle aspettative». Niente più tecnici e uno sguardo alle priorità, che sarebbero la lotta al caro bollette, la flat tax, la sicurezza delle città, agricoltura, pesca e turismo. Tra i più attivi durante il consiglio ci sarebbe stato Luca Zaia. Il governatore ha suggerito a Salvini di confermare tre ministri uscenti, Erika Stefani, Massimo Gravaglia e Giancarlo Giorgetti.
