LeBron James positivo al Covid: vaccinato si era sempre dichiarato «scettico»

Redazione
01/12/2021

Dovrà stare fuori almeno dieci giorni. L'alternativa sono due tamponi negativi nel giro di 24 ore. Il campione aveva ricevuto il farmaco a settembre e nell'occasione disse di averlo fatto «per il bene di famiglia e amici».

LeBron James positivo al Covid: vaccinato si era sempre dichiarato «scettico»

Scettico sul vaccino, si era poi sottoposto all’iniezione «per il bene della squadra». Adesso LeBron James è risultato positivo al Covid e per questo dovrà restare fuori dai giochi per almeno dieci giorni. L’alternativa per rivederlo in campo prima sarebbe la possibilità, piuttosto improbabile, di produrre due test negativi nel giro di 24 ore. Intanto però la star dell’Nba ha dovuto guardare i compagni nella notte giocare a Sacramento, ennesimo stop di un avvio di stagione non certo memorabile, per il campione come per la squadra. Già in città con il team, è stato raggiunto dalla notizia del contagio lo scorso martedì mattina. Da allora è stato posto in isolamento, mentre la società ha organizzato il volo di rientro. «Una perdita enorme», ha spiegato il coach Frank Vogel. Aggiungendo: «Siamo dispiaciuti, gli siamo vicini e gli auguriamo il meglio».

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Nba, protocolli più severi dopo il giorno del Ringraziamento

La scoperta è avvenuta anche grazie ai protocolli più stringenti varati dalla federazione immediatamente dopo la ricorrenza del Ringraziamento, in calendario il 25 novembre. Nell’occasione, infatti, gli atleti si ritrovano con parenti e amici, aumentando le possibilità di contagio. Per prevenire eventuali focolai, allora, si era scelto di sottoporre tutti, vaccinati come James inclusi, a un tampone quotidiano. Così è venuta fuori la sorpresa che si spera porti in dote conseguenze minori rispetto a quelle del collega Joel Embiid, campione di Philadephia e costretto ai box tre settimane. L’Nba contemporaneamente ha avviato la campagna per la terza dose e, se è vero che la scelta sull’inoculazione spetterà agli atleti, si dovrà tenere conto delle conseguenze di un eventuale rifiuto. Dai test con cadenza giornaliera alle limitazioni in casa e trasferta.

Nba, Lebron James vaccinato ma «scettico»

Conti più o meno identici a quelli fatti da molti alla vigilia del torneo. Anche Lebron James, scettico sul vaccino, ha ammesso di averlo fatto, lo scorso settembre più che altro per «la mia famiglia e i miei amici». Al termine comunque di «diverse ricerche». Un comportamento secondo molti adottato anche alla luce delle disposizioni varate in località come New York, San Francisco e Los Angeles, dove attualmente gioca.

Qui vige l’obbligo del vaccino per i mega eventi al coperto che raccolgono oltre mille spettatori. Tra questi, naturalmente anche le partite Nba. Uniche eccezioni, le esenzioni di carattere medico o religioso. Una norma severa che non aveva scoraggiato una minoranza (circa il 4 per cento) ancora restia al vaccino e contro la quale si era scagliato a più riprese l’ex campione Kareem Abdul Jabbar: «Non dovrebbero più far parte delle squadre. Non dovrebbe esserci spazio per coloro che non si fanno scrupoli a mettere a rischio la vita di tifosi e compagni. Si tratta di gente che non è in grado di cogliere la gravità della situazione», disse intervistato dalla Cnn.