Lavoratori stagionali, l’Ue contro l’Italia e altri 9 stati

Redazione
19/04/2023

Bruxelles invia a Roma una sfilza di procedure di infrazione, focalizzandosi soprattutto sulle condizioni di lavoro degli stagionali, ma non dimenticando la questione legata all'accessibilità dei servizi per le persone disabili e l'abuso di contratti a tempo determinato nel settore pubblico.

Lavoratori stagionali, l’Ue contro l’Italia e altri 9 stati

La Commissione europea è stata chiara: l’Italia e altri 9 Paesi membri dell’Unione Europea devono recepire e mettere in pratica in maniera corretta tutte le disposizioni inserite nella direttiva sui lavoratori stagionali. L’Ue ha aperto un procedimento di infrazione per tutti e dieci gli Stati, inviando anche a Roma la lettera di costituzione in mora. Con la direttiva, infatti, si vuole garantire che le norme siano eque e trasparenti per ammettere nell’Unione Europea lavoratori stagionali provenienti da paesi terzi, rispettando condizioni di vita e di lavoro dignitose, pari diritti e proteggendo dallo sfruttamento.

L’Italia ha 2 mesi per rispondere

Adesso la palla passa all’Italia e agli altri Paesi coinvolti, che sono Belgio, Bulgaria, Germania, Estonia, Grecia, Cipro, Lettonia, Lituania e Lussemburgo. Bisognerà presentare una risposta alle argomentazioni formulate dalla Commissione entro 2 mesi per non incorrere in ulteriori richiami.

Lavoratori stagionali, l'Ue contro l'Italia e altri 9 stati. Da Bruxelles richiami anche su accessibilità e contratti determinati
Lavoratori in un lido (Getty)

Italia richiamata anche per l’accessibilità 

Ma non è finita perché all’Italia è stata inviata anche un’altra lettera di costituzione in mora per non aver recepito in maniera completa le norme sull’accessibilità di prodotti e servizi per le persone con disabilità. Si tratta della direttiva UE 2019/882 e per lo stesso motivo sono state richiamate anche Danimarca ed Estonia. All’interno del documento si spiega che i prodotti essenziali e i servizi di varia natura, tra cui quelli bancari, le comunicazioni elettroniche, i computer e i telefoni, devono necessariamente essere accessibili alle persone con disabilità. E se la scadenza per portare a termine alcune modifiche e conformarsi a specifici requisiti resta il 2025, Italia, Danimarca ed Estonia non hanno rispettato la prima deadline, quella del 28 giugno 2022, non avendo recepito in maniera integrale la direttiva.

Altre procedure di infrazione sui contratti determinati

La battaglia tra l’Italia e l’Ue si è spostata anche su altri fronti. Bruxelles, dando seguito a una procedura avviata nel luglio 2019, ha anche inviato a Roma un parere motivato sui contratti a tempo determinato nel settore pubblico: «La normativa italiana non previene, né sanziona in misura sufficiente l’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato per diverse categorie di lavoratori del settore pubblico». Tra le categorie di lavoratori coinvolti ci sono anche «insegnanti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole pubbliche, operatori sanitari, lavoratori del settore dell’educazione artistica, musicale e coreutica superiore, personale dell’opera, personale degli istituti pubblici di ricerca, operatori forestali e personale volontario del corpo nazionale dei vigili del fuoco brigata».

Lavoratori stagionali, l'Ue contro l'Italia e altri 9 stati. Da Bruxelles richiami anche su accessibilità e contratti determinati
Struttura in spiaggia (Getty)