Se vi incantano i paesaggi che si colorano di viola, grazie ai campi di lavanda, non c’è bisogno di andare in Provenza. Anche a casa nostra la spiga profumata è sempre più diffusa e regala un tocco romantico a scorci che già hanno il loro fascino. Tag43 ha scelto cinque mete, che vanno dalle rive del lago di Garda alle acque del Litorale Domizio in Campania, passando per le aree termali di Salsomaggiore, la Toscana e il Molise.
Alchimisti sulla riva bresciana del Garda
Lungo le sponde del lago di Garda grazie a un clima temperato, crescono prodotti d’eccellenza, come limoni, olive che regalano un ottimo olio extravergine, vigneti di Lugana, Pinot Bianco, Cabernet Sauvignon. Ma c’è anche la lavanda, coltivata con approccio biologico lungo i dolci pendii delle Colline Moreniche che digradano verso la costa bresciana. Oltre a godere delle distese viola profumate, è possibile cimentarsi nella distillazione dei componenti da cui si ricavano tisane, marmellate, miele, liquori, candele e prodotti per la pelle nell’Officina delle erbe del Garda (www.bresciatourism.it).

Una full immersion a Parma e Salsomaggiore
Se siete curiosi di conoscere la variante bianca della lavanda, dovete fare un salto a Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, per visitare il Giardino Botanico Gavinell, che vanta oltre 450 varietà fra piante aromatiche e officinali. Imperdibile una visita all’Orto botanico di fine Settecento, nel cuore della città ducale, e all’Agricampeggio Giardino Lilla, dove si coltiva la lavanda e si producono molti suoi derivati. Qui è possibile pernottare in una tenda di lusso, per un’esperienza che stuzzica i sensiafra gli aromi intensi della lavanda (www.visitsalsomaggiore.it).
Il fascino della Toscana
In Toscana ci sono distese splendide di lavanda sia in Maremma che sui Colli Senesi, nella valle del Chianti. A Gavorrano, centro del Grossetano sul versante settentrionale del Monte d’Alma, si allineano in lunghissimi filari paralleli le piante coltivate con metodo biologico da una coppia di origine bergamasca, Davide e Stefania, che opera per salvaguardare il territorio delle Colline Metallifere. E fra i paesaggi incantevoli delle Crete Senesi, a Serre di Rapolano, Pamela ha dato vita a un’azienda agricola che oltre alla spiga viola coltiva altre erbe officinali, olivi, fiori, sempre nel rispetto dell’ecosistema (www.tuscanypeople.com).

Un angolo di Provenza in Molise
Si può trovare un angolo di Provenza anche vicino a Campobasso, a Larino, ai margini di un piccolo centro in cui le architetture rurali sono inserite armonicamente nel paesaggio: la fattoria La farfalla si cimenta nella coltura della pianta che ha reso celebre il sud della Francia, con un appezzamento di 3 mila metri quadrati a forma di cuore, che si staglia nel verde. E che Giuseppe, il proprietario, dedica alla mamma, pioniera della coltivazione. Sempre in Molise, fiorisce invece vicino ai meleti biologici Melise la lavanda che addobba le strutture dell’albergo diffuso di Castel del Giudice, in provincia di Isernia, con case ricavate all’interno di stalle, fienili e vecchi stabili agricoli che compongono il Borgotufi. E il paesaggio attorno, che vanta colori e profumi diversi, offre la possibilità di provare nel Giardino delle mele antiche il trekking, l’apicoltura e le uscite con biciclette a pedalata assistita (www.borgotufi.it).

Viola Domizio
Lungo il Litorale Domizio, che si stende da Capo Miseno alla foce del Garigliano fra le province di Napoli e Caserta, si trova la prima oasi naturale della Campania, che nasce dalla rigenerazione ambientale di 150 ettari, a lungo adibiti a cave di sabbia poi in stato di abbandono. Proprio vicino a queste distese, in cui vissero prima i romani e poi i longobardi, la lavanda regala un tocco di fascino al glamping Nabi Resort & Glamping, con tende e lodge sospesi sull’acqua in cui la bioarchitettura si inserisce nel contesto con assoluto rispetto (www.laghinabi.it).