Dopo l’arresto delle figlie di Laura Ziliani, indagate per omicidio volontario e occultamento di cadavere insieme fidanzato della più grande, iniziano a emergere ipotesi sulla morte dell’ex vigilessa 55enne, impiegata presso il Comune di Roncadelle, scomparsa da Temù (Brescia) lo scorso 8 maggio e rinvenuta senza vita al termine di lunghe ricerche.
Laura Ziliani, resa inerme con un mix di farmaci
La vittima non sarebbe stata stata uccisa dal composto di benzodiazepine trovato nel suo corpo, come inizialmente ipotizzato. Secondo gli investigatori, Laura Ziliani sarebbe stata invece solo stordita e dunque resa inerme dal mix di farmaci ansiolitici, per poi essere soffocata nel sonno con un cuscino. Resta tuttavia da capire quali elementi sul cadavere, ritrovato a 140 giorni dal decesso, possano ancora essere trovati a sostegno della tesi del soffocamento non violento.
Laura Ziliani, uccisa per il patrimonio immobiliare
Per l’omicidio di Laura Ziliani sono state arrestate le figlie Silvia e Paola Zani, di 26 e 19 anni, così come il compagno della più grande, Mirto Milani. Il quale, però, stando a quanto emerso dalle indagini preliminari, forse aveva una relazione anche con la sorella più giovane. Verità o meno, il movente economico ormai è acclarato: i tre hanno eliminato Laura Ziliani perché volevano gestirne il patrimonio immobiliare, una decina di case sparse fra la Valcamonica e Brescia.
Laura Ziliani, il silenzio dei tre in manette
I tre imputati sono finiti in manette lo scorso venerdì 24 settembre e fino a questo momento si sono trincerati dietro un assoluto silenzio. Martedì sono stati fissati gli interrogatori di garanzia. Le ragazze sono detenute nel carcere di Verziano, dove hanno potuto dormire nella stessa cella, mentre Milani si trova nell’altro carcere di Brescia, Canton Mombello. Estranea invece alla vicenda la terza figlia di Laura Ziliani, Lucia, comproprietaria del patrimonio immobiliare della madre: «Sto male perché l’hanno ammazzata loro, le mie sorelle e quel cretino di Mirto. Non me l’aspettavo proprio, io pensavo che fosse morta per cause naturali o per un’incidente. Mi hanno nascosto così tante cose… Io e la mamma eravamo praticamente inseparabili. Sono felice che li abbiano arrestati e non avranno mai il mio perdono», ha detto la terza sorella.