Latina, medico chiede i danni alla ASL: pericardite e patologie dopo il vaccino anti-Covid
È stato certificato il nesso causale con la vaccinazione, avvenuta nel 2021, per rispettare l'obbligo imposto agli operatori sanitari
A Latina un medico ha chiesto i danni alla ASL per aver contratto la pericardite e altre patologie permanenti in seguito alla somministrazione del vaccino anti-Covid. Ora i suoi avvocati sono a lavoro per far ottenere un risarcimento al medico, visto che è stato certificato anche il nesso causale tra le patologie e la somministrazione del vaccino.

Il caso del medico che chiede il risarcimento a Latina
A presentare la richiesta di risarcimento alla ASL di Latina è stato l’avvocato Renato Mattarelli. Il legale ha agito per conto di una dottoressa di 47 anni che aveva cominciato ad accusare sintomi pesanti ed effetti collaterali a 23 giorni dalla prima dose e a 2 dalla seconda. Di conseguenza, il medico era finito in ospedale, in condizioni gravi, con un picco febbrile e l’alterazione di tutti i parametri ematici.
Inoltre, alla dottoressa era stata diagnosticata una pericardite con complicanze da falde di versamento pericardico e altre problematiche. Oltre a ciò, il medico soffre ancora oggi di un’insufficienza mitralica. La relazione causale tra questi problemi e la somministrazione del vaccino anti-covid, avvenuta nel gennaio 2021, è stata certificata e documentata da diversi istituti attinenti alla ASL di Latina.

Le parole dell’avvocato della dottoressa
Renato Mattarelli ha parlato del caso della dottoressa di Latina, spiegando la situazione della sua cliente: «Una vita e una carriera professionale interrotta per il medico che si è sottoposto e sottomesso all’obbligo vaccinale per il personale sanitario al fine proteggere gli altri sanitari e i pazienti con cui sarebbe entrato in contatto. Il medico però non è riuscito a proteggere se stesso e a sua volta è diventato uno dei tanti pazienti a cui ha dedicato la vita».
Mattarelli ha anche spiegato la ragione dell’indennizzo richiesto: «L’indennizzo infatti è un primo emolumento di natura assistenziale simile ad una pensione di circa 850/950 euro mensili mentre il risarcimento consiste in un più ampio e unico emolumento contenente tutte le voci di danno che, nel caso del medico pontino danneggiato, consiste nel danno alla salute anche psichica (vista la reazione depressiva all’evento), morale da coazione psicologia alla obbligatorietà del vaccino e patrimoniale da perdita di chances di carriera e spese».