Vulcani pronti sempre a esplodere. Negli ultimi giorni stanno facendo il giro del mondo le spettacolari immagini del vulcano Cumbre Vieja di Las Palmas, in continua eruzione da domenica scorsa. Più di 6 mila le persone evacuate. Nelle stesse ore, anche la “nostra” Etna ha ripreso la sua attività eruttiva lanciando cenere e fumo a oltre 9 mila metri di altezza.
Come riporta El Paìs, attualmente nel mondo 50 vulcani starebbero eruttando gas e magma. Ben più alto invece il numero di quelli che potrebbero farlo a breve. Secondo Joan Martí, ricercatore dell’Istituto di geoscienze di Barcellona, sarebbero circa 1500. Martì ha spiegato che un vulcano può considerarsi attivo se presenta attività nel corso dell’Olocene, ossia gli ultimi 10 mila anni. Dal Vesuvio che distrusse le città di Pompei ed Ercolano al Monte Fuji, ecco i 10 vulcani più pericolosi al mondo.
I 10 vulcani attivi più pericolosi del mondo
1. Vesuvio (Italia)
Uno dei vulcani più famosi del mondo, sia per la sua posizione geografica che per la sua celeberrima storia. Situato vicino al Golfo di Napoli, il Vesuvio è noto a tutti per aver distrutto nel 79 d.C Pompei ed Ercolano. La sua ultima eruzione risale al 1944, ma la sua attività non è mai cessata tanto che il governo ha preparato diversi piani di evacuazione per mettere in sicurezza i 6 milioni di cittadini che vivono nelle sue vicinanze.

2. Teide (Canarie)
Come confermano gli esperti, la Spagna presenta tre aree con vulcanismo attivo: Campo de la Garrocha in Catalogna, la regione di Calatrava (Ciudad Real) e le Isole Canarie. Qui, oltre al Cumbre Vieja, è presente anche un altro vulcano, il Teide. Alto 3715 metri, è il terzo più alto del Pianeta dopo il Mauna Kea e il Mauna Loa delle Hawaii, tanto che i popoli indigeni dei Guanci collocavano al suo interno le porte dell’Aldilà. Sebbene la sua ultima eruzione risalga al 1798, ancora oggi è attivo con suggestive fumarole. Celebre la violetta del Teide, fiore che cresce sulle sue pendici.
3. Piton de la Fournaise (Isola di Reunion)
Uno dei vulcani più attivi del Pianeta si trova in territorio francese, ma molto lontano dall’Europa. Si tratta del Piton de la Fournaise, sull’isola di Reunion nell’Oceano Indiano. Nato dalle ceneri di un altro vulcano, il Piton des Neiges, si ritiene sia attivo da oltre 500 mila anni ogni anno erutta da una a tre volte.
4. Sakurajima (Giappone)
Con i suoi 1117 metri di altezza il Sakurajima (in giapponese “Isola dei ciliegi) si trova nella regione di Kyushu. Noto per i frequenti episodi di fulmini vulcanici, è celebre per la violentissima eruzione del 1914 che seppellì i villaggi circostanti. Si trattò del fenomeno più potente mai registrato in Giappone e fu anticipato da forti terremoti. Dopo anni di quiescenza, emette continuamente lava e lapilli dal 1955.
5. Hekla (Islanda)
Situato a Suðurland, zona sud dell’Islanda, l’Hekla ha un’altezza di 1.491 metri. È considerato dagli esperti il terzo vulcano più attivo del Paese e fa parte dei 30 sistemi vulcanici esistenti. La sua ultima eruzione risale al 2000, mentre la più imponente – almeno nella storia recente – risale al 1947. In quell’occasione, una colonna vulcanica si alzò fino a raggiungere un’altezza di circa 30 chilometri. L’Hekla viene menzionato nel Dialogo della Natura e di un Islandese (Operette morali) di Giacomo Leopardi.
6. Mayon (Filippine)
Il cono perfetto. Questo il nome che gli esperti hanno dato al Mayon, vulcano vicino alla città di Legazpi, nelle Filippine. Dal 1616 si sono registrate circa 30 eruzioni, ma la più potente di tutte risale al 1814, quando la lava distrusse l’intera città di Cagsawa, causando la morte di 1200 persone.
7. Popocatépetl (Messico)
Circa 70 chilometri a sud-est di Città del Messico si trova Popocatépetl, la cui ultima eruzione risale al 2019. Il suo nome, letteralmente “montagna che emette fumo di continuo”, è dovuto alla costante attività, presente fin dai tempi dell’epoca precolombiana. Avvolto dalla leggenda, era per i popoli aztechi un dio.

8. Fuji (Giappone)
Non erutta dal terremoto del 1707, ma il Fuji è comunque uno dei vulcani più pericolosi del mondo. Nel 2014, gli esperti hanno segnalato il rischio di una nuova eruzione a seguito del terremoto di magnitudo 9.0 che aveva colpito il Giappone tre anni prima. Tra i più pericolosi, ma anche tra i più fotografati del mondo, il monte Fuji con la sua cima sempre innevata è ormai un simbolo del Sol Levante.
9. Merapi (Indonesia)
Situato nell’isola di Giava, in Indonesia, il Monte Merapi è attivo da secoli. Si presume che dal 1548 abbia eruttato almeno 70 volte. Ancora oggi rappresenta una minaccia per i 24 milioni di abitanti che vivono nelle zone limitrofe. L’ultima eruzione risale al 2018, quando il Merapi ha proiettato pennacchi di fumo nell’aria, portando a evacuazioni di massa.
10. Novarupta (Alaska)
Situato nel Katmai National Park and Preserve dell’Alaska, il Novarupta è stato protagonista di quella che gli esperti definiscono l’eruzione più importante del XX secolo. Nel 1912, ben 30 chilometri di fumo e lapilli lambirono addirittura alcune aree del Canada. Sebbene non si trovi in un’area densamente popolata, ha causato problemi alla salute degli abitanti tra cui dolori agli occhi e problemi respiratori dovuti all’inalazione della cenere.