La notizia ha fatto il giro del mondo: Papa Francesco dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico presso il Policlinico Gemelli di Roma. È stato lo stesso Vaticano a renderlo noto, tramite le parole del portavoce Matteo Bruni, spiegando che si tratterà di «un’operazione di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi». Vediamo cos’è e in cosa consiste.
Cos’è la laparotomia
Con il termine “laparotomia” si indica un’incisione chirurgica che permette di accedere alla cavità addominale in modo da ispezionare gli organi contenuti nella cavità peritoneale e, se necessario, intervenire. Nel caso specifico del Santo Padre, l’incisione servirà per procedere a rinforzare la parete addominale dove è presente un laparocele, un’ernia che si è sviluppata sulla cicatrice dell’intervento che subì circa due anni fa. Nel 2021, infatti, Bergoglio venne operato ai diverticoli con una procedura, quella a cielo aperto, che tra le conseguenze a lungo termine ha proprio l’indebolimento della parete addominale e lo sviluppo dell’ernia.
Il rischio, ha spiegato Luigi Boni, direttore della chirurgia generale e mini invasiva del Policlinico a Repubblica, è che questa comporti problemi come il blocco intestinale ma anche lo strozzamento dell’ansa intestinale. «In questo caso si danneggiano i vasi e può esserci una necrosi, evenienza molto pericolosa che richiede un intervento importante», ha aggiunto. Ecco perché i medici hanno ritenuto di dover ospedalizzare e operare Papa Francesco, che dovrà rimanere al Gemelli per alcuni giorni.
Dai tre ai cinque giorni di degenza
La degenza può variare da tre a cinque giorni, a seconda delle condizioni della persona operata e di come si riprende, ma per questo occorrerà aspettare la conclusione dell’intervento. Marco Scatizzi, presidente dell’Associazione dei chirurghi ospedalieri italiani, ha dichiarato all’Adnkronos Salute che, «se tutto andrà bene, il Papa potrà tornare alle sue attività velocemente anche con l’uso di una panciera per alcuni mesi».