L’Agcom boccia il confronto Letta-Meloni, lui: «Decisione bizantina»
L'Autorità ha ritenuto che, considerata la legge elettorale, un confronto tra due soli leader non sia rispettoso della parità di condizioni.
Enrico Letta ha commentato la nota dell’Agcom in merito al confronto che avrebbe dovuto avere con Giorgia Meloni a Porta a Porta parlando di una «decisione molto bizantina». Lo stesso conduttore Bruno Vespa si è detto dispiaciuto per la scelta dell’Autorità garante nelle comunicazioni di bocciare il duello perché non rispettoso della par condicio.
Letta sulla decisione dell’Agcom
«Leggeremo bene il comunicato, non ho ancora capito se è un no, un nì o un sì. Lo studieremo bene e decideremo il da farsi». Così il segretario dem ai microfoni di Radio Capital dopo che l’Agcom ha ritenuto che la programmazione di un unico confronto televisivo tra due soli soggetti politici, nonché le attività di comunicazione ad esso correlate, risulti non conforme ai principi di parità di trattamento e di imparzialità dell’informazione.
Nella riunione del 24 agosto, l’Autorità ha infatti adottato a maggioranza, con il voto contrario della commissaria Elisa Giomi, una delibera che richiama le emittenti televisive e radiofoniche nazionali al rigoroso rispetto della par condicio dei soggetti politici nei programmi di approfondimento concernenti la campagna elettorale per le prossime elezioni.
Il richiamo alle emittenti radio e tv
Tutto è partito da una valutazione sull’attuale legge elettorale, la quale prevede un sistema misto (maggioritario e proporzionale) che, da un lato, per cinque ottavi, prevede l’assegnazione dei seggi in collegi plurinominali in base ad un criterio proporzionale fondato sullo scrutinio di lista, dall’altro consente alle medesime liste di presentarsi (o meno) in coalizione per concorrere all’assegnazione dei rimanenti tre ottavi dei seggi in collegi uninominali in base ad un sistema maggioritario.
Non prevede però l’individuazione di un capo della coalizione né postula necessariamente che l’esito delle elezioni venga determinato dal confronto tra due liste o tra due coalizioni, motivo per cui un confronto a due sarebbe suscettibile di determinare, in capo ai soggetti partecipanti al dibattito, un indebito vantaggio elettorale rispetto agli altri. Di qui il richiamo ai media affinché assicurino un rigoroso ed effettivo rispetto delle condizioni di parità di trattamento e garantiscano all’elettorato una rappresentazione completa e imparziale delle diverse proposte politiche.