La7 ha deciso di sospendere la produzione del programma Non è l’Arena di Massimo Giletti, che da domenica prossima non sarà in onda. A renderlo noto è stata la stessa emittente che ha ringraziato il conduttore «per il lavoro svolto in questi sei anni con passione e dedizione». Giletti rimane a disposizione dell’azienda.
Giletti: «L’unico pensiero va alle 35 persone che lavorano con me»
«Prendo atto della decisione di La7», ha commentato il giornalista all’Adnkronos. «In questo momento, l’unico mio pensiero va alle 35 persone che lavorano con me da anni e che da un giorno all’altro – senza alcun preavviso – vengono lasciate per strada». Giletti è legato con un contratto a La7 fino a giugno ed erano in corso trattative con Urbano Cairo per un possibile rinnovo. Secondo quanto riporta La Stampa, in sostituzione dovrebbe arrivare un nuovo programma condotto da Carlo Lucarelli. Intanto il 16 aprile al posto di Non è l’arena andrà in onda Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato.
I motivi della sospensione di Non è l’arena
La decisione di sospendere il programma in onda dal 2017 con buoni risultati di share è giunta inaspettata. Sempre stando a La Stampa, dietro lo stop ci sarebbe una differenza di vedute tra il conduttore e il direttore di rete Andrea Salerno sul taglio del programma, in particolare sulle puntate dedicate alla mafia. La partecipazione di Salvatore Baiardo, factotum dei fratelli Graviano più volte ospite da Giletti, è finita sotto indagine dell’Antimafia di Firenze. Al centro del fascicolo il compenso ricevuto da Baiardo per le ospitate e le sue dichiarazioni: si parla di almeno 48 mila euro. Intanto si era diffusa la notizia che a casa di Giletti e in alcuni uffici amministrativi di La7 fossero arrivati gli uomini della Dia. Voci smentite dallo stesso Giletti: «Smentisco le fantasie che sono state divulgate ad orologeria in queste ore che raccontano di presunte perquisizioni avvenute in casa mia o negli uffici della società che produce Non è l’arena», ha dichiarato il giornalista. «Nessuno né oggi, né nelle settimane passate si è presentato per notificarmi atti giudiziari. È inoltre falso che io abbia pagato personalmente e di nascosto Salvatore Baiardo che è stato compensato per le proprie apparizioni nel programma e nello speciale di novembre interamente costruito sulla sua intervista, come un qualsiasi ospite, in maniera trasparente e tracciabile».
Le indiscrezioni sul ritorno in Rai di Giletti
Da giorni poi circolano indiscrezioni su un possibile ritorno in Rai di Giletti. Voci insistenti che però difficilmente potrebbero aver spinto l’emittente a sospendere, mesi prima della fine, un programma di successo come Non è l’arena.