Fosse per Matteo Salvini gli «pseudo attivisti dell’ambientalismo», «ecodelinquenti» e «vandali» dovrebbero essere identificati e mandati dritti in galera. O, in alternativa, spediti al servizio militare. Del resto quando il 2 gennaio tre attivisti di Ultima Generazione vennero fermati dopo aver imbrattato la facciata di Palazzo Madama di vernice arancione l’attuale ministro dei Trasporti e vicepremier fu fulmineo nell’intestarsi il merito dell’arresto, rivendicando il ruolo dei ‘suoi’ decreti sicurezza. «Grazie a una modifica del codice penale introdotta dai decreti sicurezza bis, quando ero ministro dell’Interno», aveva twittato con orgoglio, «i vandali che hanno imbrattato il Senato sono stati arrestati e rischiano una pena che va da uno a cinque anni di reclusione».

La Russa: «Vadano almeno una settimana volontari a spalare il fango in Emilia Romagna»
Il presidente del Senato Ignazio La Russa, invece, pare un pelo più morbido e propone per i tre imputati «almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell’alluvione». «Sarà mia cura», ha aggiunto la seconda carica dello Stato all’Ansa, «provare a convincere il Senato a ritirare la costituzione di parte civile nei loro confronti avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l’ambiente».
Gli attivisti a processo: «Rifaremmo tutto, noi continuiamo comunque con le nostre azioni»
La Russa ha ricordato come si fosse reso disponibile a incontrare i tre ragazzi imputati, ma che poi non se ne fece nulla. Il processo per danneggiamento aggravato ai danni di Davide Nensi, Alessandro Sulis e Laura Paracini è cominciato a Roma il 12 maggio. All’udienza sono state accolte la costituzione di parte civile oltre che del Senato, anche del ministero dei Beni Culturali e del Comune. «Rifaremmo tutto, noi continuiamo comunque con le nostre azioni», ha commentato Laura Paracini. «Non mi preoccupa tanto il processo, quanto il mio futuro. Un futuro senza acqua, senza cibo e al collasso sociale, quello sì che dovrebbe terrorizzare tutti quanti».