Cosa ha detto La Russa sul 25 aprile

Redazione
30/10/2022

Durante un’intervista, alla domanda se celebrerà o no la Festa della Liberazione, ha risposto: «Dipende». Da qui le polemiche e la precisazione: «La mia contrarietà è solo al modo in cui finora si svolgono molti cortei»

Cosa ha detto La Russa sul 25 aprile

In un’intervista a La Stampa, alla domanda se celebrerà o no la Festa della Liberazione il prossimo 25 aprile, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha risposto: «Dipende. Certo non sfilerò nei cortei per come si svolgono oggi. Perché lì non si celebra una festa della libertà e della democrazia ma qualcosa di completamente diverso, appannaggio di una certa sinistra».

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La Russa, la risposta a Malpezzi

Le parole di La Russa hanno provocato la reazione di alcuni esponenti dell’opposizione, tra cui la senatrice Simona Malpezzi. Ed è a lei che si è rivolto successivamente La Russa: «Alla presidente del gruppo Pd Malpezzi che rispetto e di cui apprezzo l’onestà intellettuale e a chi in queste ore mi sta attaccando, chiedo cortesemente di leggere non il titolo volutamente fuorviante de La Stampa ma il testo della mia intervista correttamente riportata dal giornalista Paolo Colonnello e correttamente ripresa da alcune agenzie in cui emerge chiaro il mio rispetto per la ricorrenza del 25 aprile tanto da averlo celebrato da ministro della Difesa».

Cosa ha detto La Russa sul 25 aprile: «La mia contrarietà è solo al modo in cui finora si svolgono molti cortei»
Ignazio La Russa durante il primo discorso da presidente del Senato (Getty Images)

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E poi: «La mia contrarietà è semmai solo al modo in cui finora si svolgono molti cortei che lungi dal celebrarlo, ne fanno una manifestazione appannaggio della sinistra», ha continuato La Russa. «A chi strumentalmente si ferma a leggere il titolo errato e ignora le mie parole, dopo questa mia nota, sarò invece costretto a riservare – a differenza delle mie abitudini – una risposta nelle sedi più opportune a tutela del ruolo che ricopro. Da oggi ho dato mandato che questa sia la regola per chi traviserà parole e fatti che mi riguardano».

Cosa ha detto La Russa sul 25 aprile: «La mia contrarietà è solo al modo in cui finora si svolgono molti cortei»
Ignazio La Russa, nuovo presidente del Senato (Getty Images)

La condanna delle leggi razziali

Durante l’intervista a La Stampa, il presidente del Senato ha parlato anche delle leggi razziali, probabilmente il provvedimento più funesto del Ventennio: «Da quando sono nato, in famiglia e nella mia parte politica, ho sempre sentito una condanna feroce delle leggi razziali e da sempre ho un rapporto strettissimo con la comunità ebraica milanese di amicizia personale, per esempio con Walker Meghnagi e già con suo padre Isacco, esponenti di spicco della comunità ebraica. E non solo con loro». Ha poi continuato: «Potrebbe limitarsi a essere un fatto personale, ma dal punto di vista politico la destra italiana è sempre stata per l’esistenza e l’indipendenza d’Israele quando altri ne minacciavano l’integrità, ed è sempre stata senza titubanze pronta a condannare le leggi razziali, per non parlare del dramma della Shoah».

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