L’universo dei biopic è un vero e proprio campo minato. Sono state poche le celebrità che hanno accolto con parole di approvazione la trasposizione cinematografica della propria vita o di una persona cara. Molte di più coloro che non hanno risparmiato dure critiche a registi e attori. L’Independent ha raccolto gli attacchi più spietati delle star.
Courtney Love vs Pam&Tommy
Ultima in ordine cronologico è stata Courtney Love che, in un post su Instagram presto cancellato, ha attaccato con particolare veemenza l’attesa serie tv firmata Hulu sullo scandalo del sex tape di Pamela Anderson e Tommy Lee. Per la cantautrice, sarebbe assolutamente irrispettoso ricamare su qualcosa che ha distrutto la vita di una famiglia.
Ike Turner vs What’s Love Got To Do With It
Oltre al plauso della critica e a una nomination agli Oscar per Angela Bassett nel 1993, il biopic dedicato a celebrare la carriera di Tina Turner e a raccontarne i lati più oscuri della vita privata (come il matrimonio violento con Ike), ha attirato la rabbia dell’ex marito. In un’intervista al Los Angeles Times, ha dichiarato che non c’era nulla di vero nel racconto e che tutta quella violenza fisica mostrata era falsa. «Le ho tirato solo un pugno nel corso della nostra relazione, poi piccoli schiaffi per tirarla su, pur di non vederla triste». Giustificazioni particolari, più utili a confermare la realtà dei fatti che smentirla.
Madonna vs Blonde Ambition
Nel 2017, Madonna si è infuriata contro la Universal Picture Per l’idea di girare un film sui suoi primi passi nella musica senza consultarla. Una rabbia che ha praticamente annullato qualsiasi possibilità di riuscita del progetto, scomparso dal radar della casa di produzione.
Jada Pinkett Smith vs All Eyez On Me
Il biopic dedicato a Tupac Shakur e uscito nelle sale nel 2017 sembra avere come bersaglio una sola persona: Jada Pinkett Smith. L’attrice, legata al rapper da un fortissimo rapporto di amicizia, ha dichiarato su Twitter di essere rimasta profondamente delusa da quanto il suo ruolo nella vita di Tupac fosse stato distorto ai fini della trama.
David Letterman vs The Late Shift
Nel 1996 The Late Shift ha portato sugli schermi la presunta rivalità tra David Letterman e Jay Leno nella gara per accaparrarsi la conduzione del Tonight Show. Uno scenario smentito dal protagonista, che ha rivolto forti critiche soprattutto alla performance dell’attore che ne ha vestito i panni, John Michael Higgins.
Hank Williams III vs I saw the light
Il film, interpretato da Tom Hiddleston e dedicato alla vita di Hank Williams, ha schivato la critica non gli eredi del cantautore country. Nel 2015, hanno accusato l’attore di aver interpretato il ruolo senza mordente, con una voce senz’anima e un modo di fare anonimo.
Joni Mitchell vs Girls Like Us
Non è ancora uscito, forse non succederà mai (se ne parla da circa un decennio), ma ha già destato il malumore della cantante. Joni Mitchell si è detta particolarmente delusa dalla storia, fatta di tanto gossip e poca sostanza, e dall’idea di poter essere interpretata da Taylor Swift.
Lil’Kim vs Notorious
Per più di dieci anni Lil’Kim ha pubblicamente deriso il biopic di Biggie Smalls uscito nel 2009 e, soprattutto, la scelta del regista di far interpretare il suo ruolo all’attrice Naturi Naughton. Definendola priva di talento e di gusto, completamente differente da lei in quanto ad aspetto fisico, tanto da renderla irriconoscibile anche a se stessa.
Mark Zuckerberg vs The Social Network
Nel 2014 il fondatore di Mark Zuckerberg ha pubblicamente fatto a pezzi The Social Network, il film che ha raccontato la storia di Facebook. Per il fondatore la rappresentazione della storia attingeva molto poco alla realtà e tanto di quel che era stato detto lo aveva ferito perché assolutamente falso.
Julian Assange vs The Fifth Estate
Il fondatore di WikiLeaks ha scritto una mail di dieci pagine all’attore Benedict Cumberbatch nella quale accusava gli autori del copione di aver preso come riferimento un libro sulla sua vita scritto da qualcuno che voleva vendicarsi di lui. Julian Assange gli ha chiesto, addirittura, di intercedere col regista per fermare tutto. Nonostante le titubanze iniziali, la richiesta fu respinta e il film distribuito nelle sale.
Le eredi di Nina Simone vs Nina
Le eredi di Nina Simone hanno puntato il dito contro l’interpretazione di Zoe Saldana, portoricana e mulatta. Questa, per adattarsi al ruolo, ha dovuto indossare trucco prostetico, denti finti e make up scurente. Guadagnandosi, tra le varie critiche, anche quella di razzismo e blackface.
Sarah Palin vs Game Change
Nel 2012 la discussa governatrice dell’Alaska si è scagliata contro Game Change e l’interpretazione di Julianne Moore, definendola sgradevole. Il film, accusato da Sarah Palin di aver rielaborato solo menzogne, ricevette il plauso dei giornalisti, vincendo un Emmy e un Golden Globe.
Olivia de Havilland vs Feud
Una delle ultime grandi star della vecchia Hollywood è stata protagonista, pochi anni prima della sua morte, di una battaglia legale contro Ryan Murphy, il regista della serie Feud. Nel raccontare la storia della rivalità tra Bette Davis e Joan Crawford, Murphy aveva inserito anche una versione distorta dei rapporti tra Olivia De Havilland e la sorella Joan Fontaine. Scelta che aveva infastidito l’attrice a tal punto da citarlo in giudizio.
Ray Manzarek vs The Doors
Il biopic di Oliver Stone dedicato a Jim Morrison e uscito nel 1991 è stato amato e odiato da pubblico e critica. A definirlo «terribile» ci ha pensato Ray Manzarek, tastierista dei The Doors, imputando al regista la scelta di un tono eccessivo e sensazionalistico. Soprattutto nella rappresentazione di Morrison, descritto come violento e autodistruttivo.
John Lydon vs Pistol
Lo scorso Aprile, il frontman dei Sex Pistols John Lydon ha manifestato il suo disappunto per la serie in uscita dedicata alla storia della band e diretta da Danny Boyle. Deluso dal non essere stato minimamente interpellato dal regista, ha definito le sue scelte poco rispettose e il progetto una disgrazia.