La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: stasera 3 agosto 2021 su Rai Movie alle 21.10, cosa sapere sul film
Dal training di Bruno Ganz per interpretare un personaggio controverso come Hitler al materiale storico adoperato dal regista per ricostruire la storia, tutte le cose da sapere sul film in onda stasera alle 21.10 su Rai Movie.
Bruno Ganz è il protagonista de La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler, pellicola storico-biografica diretta da Oliver Hirschbiegel e approdata nelle sale nel 2005. Il film si propone come una lucida panoramica sugli ultimi giorni del dittatore tedesco, tra la consapevolezza della fine e un debole desiderio di rivalsa. È il 20 Aprile del 1945 e, nelle zone che sovrastano il Führerbunker, un bombardamento sveglia la segretaria di Hitler, Traudl Junge, la collega Gherma Christian e la cuoca Constanze Manziarly. La seconda guerra mondiale è ormai agli sgoccioli, l’Armata Rossa marcia inesorabilmente su Berlino e, intanto, Hitler si rifiuta di lasciare il nascondiglio dove si è rifugiato assieme all’amante Eva Braun e ad altri gendarmi nazisti. Hitler sembra ignorare quel che accade nel mondo esterno e scaccia l’idea di un’imminente fine. Organizza feste e ordina ai suoi sottoposti di mettere in pratica complicate strategie militari.
Mentre perde il contatto con la realtà, due dei suoi uomini più fidati, Himmler e Goebbels, agiscono alle sue spalle per provare a salvare il salvabile. Il primo tenta di negoziare una resa all’insaputa del capo, il secondo si rifiuta di far evacuare i cittadini di Berlino. La scoperta di questo tradimento innescherà condurrà Hitler verso la fine. Il 30 aprile, il dottor Werner Haase spiega all’uomo come uccidersi con il cianuro. E tutti coloro che avevano creduto nel sogno del Terzo Reich si trovano costretti a prendere una decisione che, in un modo o nell’altro, cambierà le loro vite: seguire il destino di Hitler, percorrendo la strada del suicidio, o appellarsi alla clemenza degli alleati. Dal training di Ganz per entrare nel personaggio alle fonti utilizzate dal regista per ricostruire la storia, ecco tutte le cose da sapere sul film.
Le cose da sapere su La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler in onda stasera, martedì 3 agosto, su Rai Movie
La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: Dalla letteratura al grande schermo
Il soggetto del film è ispirato a due libri: La disfatta di Joachim Fest, storico del Terzo Reich e autore di diverse biografie su Hitler, e Fino all’ultima ora, diario di Traudl Junge, segretaria personale del cancelliere. Nella ricostruzione della storia, il regista ha utilizzato testimonianze oculari, memorie di sopravvissuti e fonti storiche utili a riprodurre fedelmente l’aspetto e l’atmosfera della Berlino degli Anni 40. Molte battute sono tratte direttamente da resoconti e documenti dell’epoca.
La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: Il cast
Accanto a Bruno Ganz, nel ruolo del Führer, figurano anche Alexandra Maria Lara nei panni di Junge, Corinna Harfouch in quelli di Magda Goebbels e Ulrich Matthes in quelli di Joseph Goebbels. Da non dimenticare anche le performance di Juliane Köhler (Eva Braun), Heino Ferch (Albert Speer), Christian Berkel (Ernst-Günther Schenck), Alexander Held (Walther Hewel) e Thomas Kretschmann (Hermann Fegelein).
La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: Tra la capitale e Monaco di Baviera
Girata tra Berlino e Monaco di Baviera, la storia, co-produzione tedesca, austriaca e italiana, si svolge prevalentemente nel bunker della Cancelleria. Hirschbiegel ne ordinò una ricostruzione esatta, dall’aspetto e dall’atmosfera decadente.
La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: Il training di Bruno Ganz per entrare nel ruolo
Nello studio di un personaggio così complicato e controverso, Ganz ha visionato e ascoltato per ore filmati e audio di Hitler per poterlo imitare nel migliore dei modi possibili, anche nell’accento austriaco. Ma non è tutto. L’attore, infatti, si è recato anche in un ospedale svizzero per studiare con cura la mimica e le movenze dei malati di Parkinson.
La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: Una pioggia di meme e parodie
Dall’uscita del film a oggi, il web si è scatenato nella produzione di meme e video parodici che si prendevano gioco di scene del film, con l’aggiunta di sottotitoli fuorvianti rispetto agli originali, utili a creare storie e sequenze comiche. A ispirarli la figura isterica di Hitler nei momenti più difficili, ad esempio quello in cui è costretto a fare i conti con la scoperta del tradimento di Steiner. Tanto la produzione quanto Ganz si sono detti lusingati da tutta questa satira, in linea con l’intento primario del progetto: buttare giù dal piedistallo personaggi orribili, rendendoli reali e sfatandone l’immagine di demoni invincibili. A non apprezzare particolarmente quei filmati, invece, fu la casa di distribuzione, la Constantin Film, che ne richiese e ottenne la rimozione ufficiale da Youtube. Fino al 2010, quando la piattaforma rimosse il blocco, permettendone nuovamente l’upload in rete. Ma le parodie non si sono limitate a Internet e hanno attirato l’attenzione anche al cinema. Iron Sky – Nazisti sulla luna e Iron Sky 2 – The coming race si ispirano proprio alla pellicola. Nel primo, il presidente americano si arrabbia per gli scarsi risultati pubblicitari ottenuti dalla sua squadra in vista delle elezioni, esattamente come fa Hitler ne La caduta. Nel secondo, invece, il riferimento alla parodia rimane nel trailer e vede Donald Trump agitarsi e arrabbiarsi coi suoi collaboratori.
La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: Grande successo di pubblico e critica
Presentato in anteprima al Toronto Film Festival il 14 settembre 2004, ai botteghini ha incassato oltre 92 milioni di dollari, portando a casa un buon successo di pubblico. Ottimo feedback anche dagli addetti ai lavori, dai quali è riuscito a raccogliere un ampio numero di recensioni positive. In particolare, la critica dichiarò di aver apprezzato il lavoro di Ganz su Hitler e la sceneggiatura di Eichinger. Nel 2005, La caduta fu nominato all’Oscar per il miglior film in lingua straniera e, contemporaneamente, anche ai BAFTA. In Germania, la pellicola provocò una serie di dibattiti sulla stampa. Tabloid come Bild, infatti, si chiedevano se fosse opportuno umanizzare così tanto un ‘mostro’ come Adolf Hitler.