Stasera 27 agosto 2021 alle 21,10 su Rai Movie andrà in onda La battaglia dei sessi, film del 2017 con Emma Stone e Steve Carrell. Diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, è l’adattamento cinematografico della celebre partita di tennis, nota come “La battaglia dei sessi”, avvenuta il 20 settembre 1973 tra Bobby Riggs e Billie Jean King.
La partita, vinta poi da King per tre set a zero con un punteggio di 6-4, 6-3, 6-3, funse da catalizzatore per una vera rivoluzione sessuale. Il match si pose infatti come simbolo dell’ascesa di numerosi movimenti femministi, nati negli Stati Uniti d’America alla fine degli anni Sessanta, tanto da essere etichettato dai media come “La battaglia dei sessi”. Trasmessa in tv, la sfida tra i due campioni raccolse un pubblico di oltre 90 milioni di telespettatori in tutto il mondo, divenendo fino a quel momento uno degli eventi sportivi più visti di sempre.
Nel cast, oltre ai protagonisti Emma Stone e Steve Carrell, anche Andrea Riseborough, Sarah Silverman e Jessica McNamee, che qui recita nei panni di un’altra campionessa della racchetta, Margaret Court. Presentato al Toronto Film Festival del 2017, il film fu accolto bene dalla critica tanto da aggiudicarsi due nomination ai Golden Globe nelle categorie “Miglior attore” e “Miglior attrice in un film commedia o musical”.
La battaglia dei sessi, 5 curiosità sul film in onda su Rai Movie stasera 27 agosto 2021
1. La battaglia dei sessi: Emma Stone e l’allenamento intensivo
Come riporta il sito americano Imdb, Emma Stone dovette sottoporsi a un duro allenamento fisico prima di poter vestire i panni della tennista americana. Lunghi mesi in palestra le fecero infatti guadagnare ben 15 chilogrammi di massa muscolare, dandole un aspetto molto diverso rispetto a quello mostrato nel suo precedente lavoro, La La Land.
2. La battaglia dei sessi: Billie Jean King, due attrici per un ruolo
Emma Stone è stata la prima scelta di Jonathan Dayton e Valerie Faris, ma alcuni problemi dovuti alla programmazione di altri suoi lavori la costrinsero inizialmente a rinunciare. Per questo motivo la scelta cadde su Brie Larson (premio Oscar per Room), la quale però si ritirò dopo alcuni mesi per motivi personali. A quel punto le porte per Emma Stone, liberatasi dai precedenti impegni, si aprirono nuovamente e l’attrice poté riprendere il ruolo.
3. La battaglia dei sessi: il simbolismo si nasconde nei dettagli
Per tutta la durata del film si può notare un dettaglio davvero particolare ma di importanza fondamentale per gli sceneggiatori. Le donne infatti, in ogni scena, sono rivolte sempre a destra mentre gli uomini verso sinistra. Come specificato dalla stessa produzione, ciò rappresenta il progresso femminile e il tradizionalismo della controparte maschile.
4. La battaglia dei sessi: l’omaggio di Elton John
Durante una scena, è possibile vedere Billie Jean King e la sua assistente personale nonché amante Marilyn Barnett ascoltare in macchina un singolo di Elton John. La popstar, grande amica di King e sempre in prima linea per i diritti degli omosessuali, ha reso omaggio alla tennista con il brano Philadelphia Freedom, scritto nel 1975 e inserito nell’album Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy.
5. La battaglia dei sessi: l’omofobia di Margaret Court
Il film mostra solo brevemente e in modo molto sommario l’omofobia di un’altra campionessa di tennis, Margaret Court. La donna, sospettando di una relazione gay della propria collega King, ha spesso parlato pubblicamente dell’omosessualità come «immoralità» e «peccato di fronte al Signore».