A causa delle foto shock della morte di Kobe Bryant, rilasciate dalla contea di Los Angeles, quest’ultima ha accettato di pagare a Vanessa Bryant e a tre delle sue figlie un risarcimento di quasi 30 milioni di dollari.
Kobe Bryant, risarcimento di 30 milioni alla famiglia
Vanessa Bryant, vedova del famoso cestista deceduto in un incidente aereo, ha raggiunto un accordo da 28,85 milioni di dollari (27 milioni di euro) con la contea di Los Angeles. Si tratta del risarcimento dovuto dopo che le forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco scattarono diverse fotografie sul luogo dell’incidente in cui morì il marito. Gli scatti in questione furono condivisi in modo privato tra i poliziotti e i pompieri della contea.
L’accordo, secondo quanto riporta il New York Times, include 15 milioni di dollari che una giuria ha assegnato a Vanessa Bryant già nell’agosto scorso, uniti ai fondi aggiuntivi per saldare potenziali richieste da parte delle figlie Natalia, Bianka e Capri Bryant, rispettivamente di 20, 6 e 3 anni.

L’avvocato della vedova, Luis Li, ha dichiarato: «La giornata di oggi segna il culmine della coraggiosa battaglia della signora Vanessa Bryant per chiedere conto della loro responsabilità a coloro che sono coinvolti in questa condotta grottesca. Ha combattuto per suo marito, sua figlia e tutti coloro nella comunità la cui famiglia deceduta, è stata trattata con simile mancanza di rispetto. Speriamo che la sua vittoria al processo e questo accordo pongano fine a questa pratica».

L’incidente in cui morì il cestista
L’incidente che ha causato la morte di Kobe Bryant e di sua figlia Gianna risale al 26 gennaio 2020, quando un elicottero privato noleggiato dal cestista si schiantò sulle colline di Calabasas, in California. Nell’incidente morirono tutti i nove occupanti dell’elicottero, tra cui Kobe e la figlia che stavano viaggiando per assistere ad una partita di basket.