Dopo il caso di Trento e a due giorni dall’arresto di Kenneth Law, il canadese che ha venduto in tutto il mondo le scatole con gli ingredienti per togliersi la vita, si torna a parlare di kit del suicidio. Ci sarebbe un secondo caso italiano, che risale però al 24 ottobre del 2021. Si tratta di un giovane rider di Roma, che a 25 anni ha deciso di suicidarsi dopo essere entrato in contatto con i trafficanti di morte che su internet continuano a vendere scatole con farmaci e sostanze che, se utilizzate, portano alla morte. Sul decesso del 25enne indaga ormai da mesi il sostituto procuratore Eugenio Albamonte, che conduce un’inchiesta molto complicata in cui si ipotizza il reato di istigazione al suicidio.

Le indagini partite 2 giorni prima del suicidio
L’inchiesta si affianca all’indagine che l’Interpol sta portando avanti in tutto il mondo sui mille kit inviati dal 57enne canadese Kenneth Law alle vittime, alcune anche in Italia. Quella del 25enne di Roma, però, è un’indagine partita già il 22 ottobre 2021, 2 giorni prima del suicidio del rider, quando è stata la madre 68enne a denunciare la scomparsa del giovane. Poi, 48 ore dopo, è stato ritrovato sulla terrazza della palazzina in zona Re, a Roma, dove viveva con la famiglia, originaria del Perù. Secondo la ricostruzione della Procura, il ragazzo si è allontanato a piedi, lasciando i mezzi con cui lavora come ridere a casa.

Il giovane aveva già tentato il suicidio
Da tempo, spiegano gli inquirenti, si è chiuso in sé stesso, dopo la rottura con la fidanzata e si sarebbe affidato ad alcuni terapeutici, con molte sedute senza esito. Dieci anni prima, inoltre, il 25enne aveva già tentato il suicidio ed era stato salvato dai carabinieri. Quando il ragazzo è scomparso, il 22 ottobre, i genitori hanno anche ritrovato alcune mail che avrebbe scambiato con alcuni venditori dal 5 ottobre in poi, in cui si parlava del prezzo e delle dosi «da 20 mg». Poi il bonifico di 460 euro e le istruzioni su come uccidersi. Agghiacciante la risposta del giovane che ai venditori scrive: «Siete la mia unica speranza».