Chi è Kimbal Musk: anti-Trumpiano, attivista e fratello di Elon
Meno noto del CEO di Tesla, Kimbal è il fratello minore di Elon. Imprenditore nel settore culinario, perora la causa della giustizia alimentare, è un fervente oppositore di Trump e ha un patrimonio quantificato in 750 milioni di dollari.
Chef, investitore in Tesla e PayPal, attivista e membro del board di aziende del calibro di Chipotle e Space X e detentore di un patrimonio netto che, secondo il South Morning China Post, ammonterebbe a 752 milioni di dollari, Kimbal Musk sarà meno ricco e meno famoso del fratello Elon ma, a conti fatti, non se la passa poi così male. Se non per qualche problema con la giustizia, compresa un’accusa di insider trading per cui, al momento, risulta ancora sotto inchiesta.
Happy Birthday Elon. I'm so proud to be your brother! What an amazing first 50 years ❤️ pic.twitter.com/4Ygoe1lZ5B
— 𝙺𝚒𝚖𝚋𝚊𝚕 𝙼𝚞𝚜𝚔 🤠 (@kimbal) June 28, 2021
Chi è Kimbal, il fratello milionario di Elon Musk
Nato nel 1972, Kimbal Musk è il più giovane dei tre figli dell’ingegnere sudafricano Errol e della dietista Maye. Dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza tra Pretoria e il Canada, nel 1995 si è laureato in economia alla Queen’s University di Kingston, nell’Ontario e, non molto tempo dopo, assieme a Elon, ha iniziato a mettere a frutto l’expertise acquisita con lo studio, investendo in una serie di imprese e riuscendo a chiudere anche affari di un certo peso. Come quello che, nel 1999, ha determinato l’acquisto della loro compagnia di software Zip2 da parte della nota azienda di tech Compaq. Da sempre affascinato dalla capacità imprenditoriale del fratello, anche quando ancora nessuno immaginava che sarebbe diventato uno dei Ceo più celebrati del terzo millennio, nel 1999 è stato uno dei primi nomi a finanziare la sua start-up X.com che, qualche anno dopo, è diventata parte integrante di PayPal. Una scelta che ha deciso di ripetere con Space X, Tesla (di cui è anche detentore di una quota minima pari a 0.04 per cento) e la catena di fast food messicani Chipotle, compagnie che lo hanno accolto nel loro Cda tra il 2003 e il 2004.

Dalla passione per il cibo diventata business all’attivismo
Rispetto al primogenito, proiettato verso lo spazio, il più piccolo dei Musk è molto più interessato a migliorare le condizioni di vita dell’uomo sulla Terra. Da sempre appassionato di cibo, assieme al socio Hugo Matheson, ha fondato il gruppo di ristoranti The Kitchen e lavora a progetti e campagne che promuovono un accesso alle risorse alimentari che sia omogeneo ed egualitario. Ma non è tutto. Nel 2016, infatti, ha messo in piedi Square Roots Urban Growers, una fattoria urbana a coltura idroponica, dove le piante vengono coltivate, invece che nella terra, in soluzioni acquose integrate con sali ad alto tasso nutritivo. La sua non profit, Big Green DAO, sfruttando le criptovalute, in particolare Ethereum, aiuta ogni giorno oltre 125 mila studenti sparsi nelle zone meno fortunate del mondo, incoraggiandoli a dedicarsi all’agricoltura e alla vendita di prodotti freschi e genuini attraverso il programma Learning Garden.

Kimbal Musk, orgogliosamente anti-Trump
A distinguerlo dal fratello, oltre alle aspirazioni professionali, ci sarebbero anche le posizioni politiche. Mentre Elon si è sempre proclamato social-liberale e conservatore e si è opposto apertamente alla proposta di Joe Biden di imporre un sistema di tassazione più severo ai super ricchi, Kimbal ha donato 2800 dollari a un gruppo di dieci repubblicani che avevano votato per la rimozione di Donald Trump dalla carica di presidente dopo l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Un’antipatia, quella per l’ex capo di stato americano, che ha reso nota anche sui social, accusandolo via tweet di essere un traditore, irrispettoso nei riguardi del Paese.
Le accuse nei confronti di Kimbal Trump
Il suo inserimento nel consiglio di amministrazione di Tesla (che, da quando è quotata in borsa, gli ha permesso di vendere più di 230 milioni di dollari in azioni) non è stato accolto con grande favore dagli altri azionisti, che hanno accusato Elon di nepotismo e sostenuto a gran voce quanto figure come Kimbal e James Murdoch avessero avuto molto più margine del normale nell’acquisto di quote della società. Ma le critiche non si sono fermate a questo: per alcuni, infatti, il rapporto di parentela avrebbe impedito all’amministratore delegato di mantenere l’imparzialità richiesta e notare la chiara mancanza di esperienza nell’automotive del fratello, due dettagli che avrebbero reso il suo ruolo talmente inefficace da spingere gli altri membri a tentare di estrometterlo a ottobre 2021.
https://www.instagram.com/p/CAl_LI_g8Nv/
Oltre alla poca stima dei ‘colleghi’, da novembre il businessman ha a che fare anche con un’accusa di insider trading, avviata dalla Commissione statunitense per i titoli e gli scambi (SEC). Secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal, le indagini della SEC sarebbero partite dalla scoperta di un’operazione di vendita di azioni che Kimbal avrebbe avviato un giorno prima che il fratello chiedesse ai suoi follower su Twitter se avesse dovuto o meno vendere il 10 per cento delle sue quote in Tesla. Un sondaggio apparentemente innocuo che, una volta pubblicato, ha determinato il crollo dei titolo. Mentre il Ceo ha immediatamente scagionato Kimbal, sostenendo fosse all’oscuro di tutto ciò, i funzionari ritengono possa avergli comunicato l’intenzione di twittare quella specifica domanda, portandolo a cedere in sicurezza 88.500 azioni per un valore di 109 milioni di dollari. Infrangendo, così, le regole che vietano ai dirigenti di scambiare azioni sulla base di informazioni riservate.
Elon Musk and his brother are being investigated for alleged insider trading, after his brother sold $108M in Tesla shares a day before Musk caused prices to drop with a Twitter poll.
His brother Kimbal is on Tesla's board, who are barred from trading using non-public info. pic.twitter.com/O1SxcdXAY6
— AJ+ (@ajplus) February 25, 2022