Un’altra bomba nel mondo del cinema: dall’Inghilterra arrivano nuove accuse di violenza sessuale nei confronti di Kevin Spacey. L’attore americano, infatti, è stato incriminato dalla Crown Prosecution Service, autorità giudiziaria inglese, di quattro capi di imputazione, scaturiti da denunce di tre uomini diversi. Si tratta di quattro presunte aggressioni sessuali, tutte a Londra. A comunicarlo è stata Rosemary Ainslie, capo della Special Crime Division. La donna ha affermato che l’ormai ex stella di Hollywood «è stato incriminato anche perché avrebbe indotto una persona a impegnarsi in attività sessuali penetrative senza il consenso di quest’ultima».
Kevin Spacey, denunce in Inghilterra già nel 2017
Secondo quanto filtra dal Regno Unito, le prime denunce di molestie in Inghilterra sarebbero state presentate nel novembre 2017. I fatti, però, risalirebbero agli anni precedenti, quando Kevin Spacey è stato direttore artistico dell’Old Vic di Londra, dal 2003 al 2015. Lì, nello storico teatro londinese, sarebbero avvenuti i reati. Già all’epoca il Guardian aveva pubblicato le prime accuse, ma senza alcun riscontro a livello giudiziale. Erano i tempi del movimento MeToo, i primi anni in cui Spacey salì agli onori della cronaca per le accuse di molestie sessuali che gli sono state rivolte da diversi uomini.

Dagli Stati Uniti all’Inghilterra
Così Kevin Spacey adesso dovrà difendersi non soltanto negli Usa ma anche in Europa. Da anni la carriera dell’attore ha subito un brusco stop, nonostante non sia arrivata nessuna condanna. Spacey è stato accusato il 29 ottobre 2017 dall’attore Anthony Rapp per molestie che quest’ultimo avrebbe ricevuto all’età di 14 anni, nel 1986. Da lì è partito tutto, con il coming out del protagonista di film come American Beauty e un sfilza di denunce e altre accuse. Tra le presunte vittime ci sarebbero il regista Tony Montana, l’attore Roberto Cavazos, il figlio di Richard Dreyfuss, Harry, e il figlio della presentatrice Heather Unruh. In quest’ultimo caso, però, le accuse sono state archiviate per mancanza di prove, come successo con la denuncia di un altro accusatore, poi morto per cause naturali.
