Il celebre attore Kevin Spacey, volto noto del cinema hollywoodiano, famoso anche per le accuse di molestie e violenze sessuali ad altri uomini, è da ieri a Torino, dove lunedì riceverà il premio Stella della Mole. Ad assegnarglielo è il Museo nazionale del Cinema di Torino, che oggi è chiamato a rispondere alle critiche di chi ritiene che il premio non dovrebbe essere assegnato all’attore, proprio in virtù delle denunce ricevute. Contro l’invito si è scagliato il collettivo Amleta, composto da attrici e nato per per evidenziare e contrastare il divario e le discriminazioni di genere nel mondo dello spettacolo». Ma il Museo si difende: «Premiamo la vita artistica di Kevin Spacey».

Enzo Ghigo: «Non mi sposto di un millimetro»
A rispondere alle critiche e agli attacchi è stato il presidente del Museo del Cinema di Torino, Enzo Ghigo. In un’intervista a Repubblica, infatti, dichiara di non avere alcun ripensamento: «Neanche per idea, premiamo la vita artistica di Kevin Spacey, siamo il Museo del Cinema, la casa del cinema e di cinema stiamo parlando. Le polemiche sono legittime, ognuno può rappresentare le istanze che crede e non esprimo giudizi ma non mi sposto di un millimetro. Sono culturalmente e politicamente garantista, non a corrente alternata come alcuni. Sono certo e convinto che il Museo del Cinema abbia fatto bene a invitarlo, siamo onorati che l’abbia scelto per la prima uscita pubblica e siamo pronti a goderci il due volte premio Oscar».
Spacey si è collegato all’udienza da Torino
E intanto Kevin Spacey prosegue tra aule di tribunale e videoconferenze. Proprio da Torino in mattinata l’attore si è collegato all’udienza sui presunti reati sessuali nel processo in corso a Londra. Si è dichiarato «non colpevole» per i sette capi d’accusa che gli vengono contestati: un rapporto sessuale non consensuale, tre molestie aggressive e tre episodi di atti osceni. Una difesa che ricalca quella dello scorso luglio, quando si è dichiarato non colpevoli di altri 5 capi d’imputazione relativi a un’altra denuncia. A ottobre a New York, invece, è stato prosciolto dall’accusa di molestie nei confronti di Anthony Rapp, attore all’epoca minorenne.
