Causa (so)Spacey
La star di House of cards è accusata di violenza sessuale da una persona conosciuta con le iniziali di CD. Se non rivelerà il nome entro dieci giorni il processo non si farà
La causa per violenza sessuale contro Kevin Spacey non andrà avanti, a meno che il suo accusatore non riveli la propria identità entro dieci giorni. Lo ha stabilito il giudice distrettuale statunitense Lewis A Kaplan, affermando che CD (accusatore noto solo con le iniziali) non può procedere in modo anonimo. CD ha accusato la star di House of Cards di aver abusato di lui negli anni ’80, quando aveva 14 anni. Lo avrebbe incontrato a un corso di recitazione a New York, e, adesso, chiede più di 40 milioni di dollari di risarcimento.
Gli avvocati hanno sostenuto che l’uso del nome del loro cliente possa innescare un disturbo da stress post-traumatico. Secondo il giudice, però, questa è una conseguenza che il procedimento non può evitare. Inoltre, l’anonimato di CD potrebbe impedire ad altre persone di farsi avanti con informazioni che potrebbero aiutare la difesa di Spacey, il quale ha sempre negato tutte le accuse di abuso.