Il fratello di Kean difende il fratello sui social dopo l’espulsione contro la Roma: «Moise ha sbagliato e lo sa, ma dovreste vergognarvi voi, non lui».

Il messaggio del fratello di Moise Kean
Insulti a valanga per Kean dopo l’episodio controverso che è costata al calciatore juventino l’espulsione contro la Roma. Il fratello del calciatore, Giovanni, ha postato una storia su Instagram ripostando uno dei pochissimi commenti a suo favore scritto da una pagina su Instagram chiamata «Simili_a_degli_eroi_»: «Vi dovete vergognare voi, non lui. È un ragazzo che viene fischiato sempre, durante tutte le partite e ha fatto praticamente lo stesso numero di gol dei vostri beniamini, ma viene insultato per qualsiasi cosa faccia e anche quella che non fa. Nonostante sia stato più decisivo di Dusan nelle ultime partite, viene mandato in campo a un minuto dalla fine. Lo criticate ininterrottamente ma questa volta che fatto un gesto scorretto ed è uscito, vi permettete di scrivere ‘vergogna che lasci la squadra in 10’? Kean quando deve essere insultato, diventa magicamente essenziale per la squadra. Siete voi una vergogna, tifosi che insultano i propri giocatori senza alcun motivo, sono una vergogna. Non lui».
Inoltre, il fratello di Moise Kean ha aggiunto al messaggio il suo pensiero: «Almeno uno che capisce qualcosa e purtroppo il calcio italiano è questo, sanno solo giudicare e vi domandate perché non ci sono tanti giocatori italiani li massacrate ogni partite non sapete un cazzo di calcio e aprite bocca senza motivo….datevi una sveglia….».

Gli attacchi dei tifosi sui social
Dopo la partita, in molti hanno criticato Kean. Un utente ha scritto queste parole: «Purtroppo non merita rispetto per la maglia, la Juventus lo ha cresciuto e di certo non doveva ripagarla così. E io ero felice quando l’anno scorso è tornato». O ancora: «Il rispetto per la maglia dove lo metti? È come Balotelli, la copia identica. Entra in campo senza alcuna voglia e non lotta». Il fratello Giovanni ha risposto lui stesso ai commenti negativi difendendo il calciatore: «Tutti grandi allenatori da casa, non giudico il gesto di mio fratello perché parla da solo. È sbagliato e lui lo sa. Ma dire che non suda per la maglia non penso che sia vero».
Infine, il fratello del calciatore ha scritto: «Un vero tifoso non fischia mai un proprio giocatore, anzi. Nella vita come nel gioco del calcio ci sono sempre alti e bassi e non c’è un singolo giocatore che non abbia avuto momenti di crisi. Non sono macchine, sono persone normali e vi ricordo che è un gioco. Fa gol e non va bene. Fa doppietta e si dice che non basta la doppietta. Parlate sempre, incitateli invece di insultarli in campo quando sbagliano un passaggio. Il 99% di noi si sogna di giocare a quei livelli. Sembra che abbiate vinto tutti un mondiale».