La figlia di Putin Katerina Tikhonova a capo del consiglio per le importazioni

Redazione
13/07/2022

Putin ha nominato la sua secondogenita alla guida del Consiglio per la sostituzione delle importazioni per fare fronte alle conseguenze delle sanzioni occidentali. Si tratta del primo incarico ufficiale per colei che è stata definita la delfina dello zar.

La figlia di Putin Katerina Tikhonova a capo del consiglio per le importazioni

Per arginare gli effetti delle sanzioni occidentali Vladimir Putin ha schierato la sua secondogenita, Katerina Tikhonova. La 36enne, scienziata, manager ed ex ballerina acrobatica professionista, è stata infatti nominata a capo del Consiglio per la sostituzione delle importazioni, nuovo organo dell’Unione degli Industriali russi presieduta da Alexander Shokhin.

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Katerina Tikhonova (Facebook)

Al lavoro per ridurre la dipendenza della Russia dai beni prodotti all’estero

Le sanzioni e l’uscita di molte multinazionali dalla Federazione (sono circa 900 le società che hanno lasciato il Paese) in seguito all’invasione dell’Ucraina hanno causato un crollo dell’import e di conseguenza la carenza di molti prodotti. Così la Confindustria russa ha nominato Tikhonova co-presidente del suo consiglio di coordinamento per la sostituzione delle importazioni. Secondo quanto riferito, il nuovo consiglio, presieduto dallo stesso Shokin, ha il compito di redigere proposte di legge, creare servizi digitali e studiare strategie con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai beni di produzione estera.

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Maria Vorontsova e Katerina Tikhonova.

Due terzi delle imprese russe dipendono dalle importazioni

Nei mesi successivi all’invasione, le importazioni russe hanno toccato il minimo storico da 20 anni a questa parte, senza mai mostrare alcun segno di ripresa. I Paesi del blocco anti-Putin hanno tagliato del 60 per cento le loro vendite, quelli neutrali del 40. E la Cina, nonostante le rassicurazioni di Xi Jinping all’alleato, del 38 per cento. Lo scorso anno, la Banca centrale russa aveva certificato come quasi due terzi imprese russe dipendessero dalle importazioni.

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Vladimir Putin (Getty Images).

Il giallo della decisione di Putin 

La nomina pubblica di Tikhonova – con la sorella maggiore Maria Vorontsova finita nella lista delle sanzioni Usa e Ue –  ha segnato una svolta nella politica di Putin che ha sempre protetto la privacy della propria famiglia tanto da non aver mai confermato né smentito di essere il padre delle due donne nate dal matrimonio con Ljudmila Skrebneva, celebrato nel 1983 e terminato con il divorzio nel 2013. Il dubbio è che il presidente si senta accerchiato e senza uomini di cui fidarsi. Altre voci  parlano di Tikhonova come possibile erede di Putin alla guida della Russia.

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