La virtù sta nel Middleton

Barbara Massaro
09/01/2022

Il 9 gennaio la Duchessa di Cambridge compie 40 anni, 20 dei quali trascorsi in seno alla famiglia reale. Ecco come con pazienza, dedizione e prudenza - e lo zampino di mamma Carole - ha costruito il ruolo di futura regina.

La virtù sta nel Middleton

Nata per regnare, o «volto stesso della monarchia inglese» come la definisce la stampa britannica. Che Kate Middleton nel suo ruolo di futura regina e di asse portante della corona ci stia a pennello è fuori di dubbio. Elegante, disinvolta, mai fuori posto, perfettamente integrata in un sistema che le sembra essere cucito addosso, la Duchessa di Cambridge  spegne le 40 candeline il 9 gennaio con un bilancio del tutto positivo e con il suo «e vissero felici e contenti» che sembra confermare di giorno in giorno.

La favola di Kate, semplicemente perfetta

Oltre a essere madre di tre bambini (George, Charlotte e Louis) che cresce – per scelta studiata e condivisa con il marito – in campagna, pare che le cose con William continuino a filare per il verso giusto nonostante le voci di presunti tradimento da parte dell’erede al trono. Tra le fiamme di William, quella che ha fatto maggiore scandalo, sarebbe stata Rose Hanbury, marchesa di Cholmondeley e amica molto intima di Kate. Va però detto che Kate è venerata dai sudditi e rispettata dall’intera royal family a partire dalla Regina Elisabetta passando per Carlo e Camilla.

Kate Middleton: come nasce una regina
Kate è amata da tutta la Royal Family (Gettyimages)

Poche, pochissime interviste, mai una polemica, un faux pas, uno scivolone. Ma sempre splendente e col sorriso d’ordinanza. Non si può dire niente a Kate, perché è semplicemente perfetta. Sia per come si mostra fisicamente (look, trucco, stile, sorriso, capelli) sia per l’immagine che dà di sé (madre amorevole, moglie devota, in prima linea dalla parte dei più deboli e bisognosi, ma a suo agio nelle situazioni mondane e ufficiali). Kate ormai è talmente al di sopra di ogni possibile critica che anche il criticare questo stesso perfezionismo è esercizio retorico fine a se stesso. Non a caso era stata soprannominata waity Katie. Ha saputo aspettare e con pazienza e dedizione si è costruita il suo ruolo. Come ha fatto notare l’esperta reale Victoria Murphy: «Sarebbe stato facile concedersi con generosità in pubblico fin dall’inizio, quando l’interesse era alle stelle, ed esporsi così ai media. Invece William e Kate hanno agito molto gradualmente affinché lei acquisisse fiducia, costruendosi così un profilo preciso sulla scena mondiale».

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«Kate is hot», l’origine della favola

Eppure la favola della Cenerentola borghese che conosce il bel principe per caso ed entra a Palazzo dalla porta principale amata, osannata e rispettata da tutti non è frutto solo di tanta fortuna. Kate, figlia di Carol (hostess) e Micheal (pilota di volo della British Airways) ha iniziato il suo cammino verso la Corona quando era solo una ragazzina grazie alla lungimiranza della madre Carole che, spingendo sulla passione per la storia dell’arte di Kate, l’ha iscritta alla St. Andrew’s University, ateneo scozzese dove “casualmente” studiava anche l’erede al trono inglese William. I due, ancora ragazzini, stringono amicizia che, così scrivono i tabloid inglesi, si è trasformata in qualcosa di più quando William ha assistito a una sfilata nella quale Kate, che partecipava come modella, si è mostrata in lingerie. Era il 2002 e “Il principe cerca moglie” ha abboccato all’amo teso ad hoc. Dopo la celebre frase che William avrebbe detto a un amico «Wow. Kate is hot» i due non si sono più lasciati.

Kate Middleton: come nasce una regina
La foto ufficiale del fidanzamento tra William e Kate (Gettyimages)

Kate e William, un lavoro lungo 20 anni

Fortuna sì, si diceva, ma anche tanto lavoro. Si dice che la Regina stessa, dopo il matrimonio avvenuto davanti agli occhi del mondo il 29 aprile 2011 (da allora il 29 aprile in Inghilterra è festa nazionale), abbia detto loro di andare a vivere sull’isola di Anglesey: lontano dagli occhi del mondo, dagli agi, ma anche dagli obblighi di Palazzo e dagli impegni ufficiali. Avevano bisogno di costruire la loro unione e la prima a imporre questo come obbligo primario ai futuri sovrani è stata proprio Elisabetta. E così in una fattoria in affitto William e Kate hanno iniziato a costruirsi come famiglia.

Kate Middleton: come nasce una regina
Il 29 aprile 2011 William e Kate si sono sposati (Gettyimages)

Kate, l’erede naturale di Elisabetta II

Determinata e coerente Kate fa dormire sonni tranquilli alla Regina che considera la nuora una sorta di caterpillar in grado di effettuare scelte giuste e popolari negli ambiti più disparati. In cuor suo Elisabetta vede in Kate se stessa, con la medesima caparbietà, determinazione e solidità. Tanto salda nell’etichetta quanto al passo con i tempi, la Duchessa è la quintessenza del «lusso democratico» che ispira la corona inglese.

Kate Middleton: come nasce una regina
William e Kate con i figli George, Charlotte e Louis (gettyimages)

Insieme al marito William ha deciso, ad esempio, di donare tutti i regali di matrimonio a 26 Ong che si occupano delle cause più disparate. Ha prestato il volto a ogni tipo di azione caritatevole. In occasione della pandemia ha pensato di pubblicare un libro con le più belle foto che i sudditi inviavano della vita in lockdown per donare i proventi alla ricerca e si potrebbe andare avanti con un elenco infinito.

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Il lusso democratico di Kate

Il suo look, poi, è un mix & match, tra lusso e low cost. Riesce a indossare una tiara risalente a 2 secoli fa e abiti da migliaia di sterline e poi apparire poche ore dopo con addosso un abitino Zara mentre fa un pic nic con i figli, come accaduto dopo la prima dell’ultimo episodio della saga di James Bond. In entrambi i casi Kate è credibile, disinvolta e perfettamente a proprio agio. Icona di stile, si dice con termine abusato. Granitica verrebbe da pensare paragonandola a Elisabetta.

Kate Middleton: come nasce una regina
Kate è l’erede naturale di Elisabetta II (gettyimages)

Kate e Diana, due destini differenti

E infatti Kate è proprio alla Regina che va paragonata se un paragone bisogna fare. Di certo non a Lady Diana alla quale spesso si fa riferimento. Così fragile Lady D, spaurita, smarrita, sopraffatta da un abito che, a differenza di Kate, non ha mai saputo indossare. L’anima timidamente ribelle di Diana nulla ha a che fare con la compostezza e autorevolezza della Duchessa di Cambridge. Certo William non è Carlo e la stabilità di Kate nasce da una sicurezza interiore. La stessa che probabilmente Carlo non ha saputo dare a Diana. E forse proprio la vicinanza che William trasmette alla moglie è l’eredità più grande lasciata da Diana al figlio maggiore e adesso il suo insegnamento permette al futuro re di riscattare per sempre, attraverso Kate, la figura di quella madre che non ha saputo e potuto diventare Regina.