Dietro il successo di Karim Benzema: i numeri del Pallone d’oro

Matteo Innocenti
18/10/2022

L'attaccante del Real Madrid ha vinto il Pallone d'oro 2022. Riconoscimento meritato per il suo talento e per i numeri dell'ultima eccezionale stagione: 44 reti, 16 assist, è stato protagonista di un'azione da gol ogni 71 minuti. Campione pure di fair play: solo 17 gialli in carriera, due l'anno scorso, nessuna espulsione.

Dietro il successo di Karim Benzema: i numeri del Pallone d’oro

Nella storia del Pallone d’oro ci sono state diverse assegnazioni discutibili: dalla prima a sir Stanley Matthews, più un premio alla carriera che altro, fino a Igor Belanov nel 1986 e Matthias Sammer 10 anni dopo, senza dimenticare almeno un paio di edizioni in cui l’incolpevole Lionel Messi ha “scippato” i colleghi, tra cui quella dell’anno scorso: vittima Robert Lewandowski, già privato ingiustamente del riconoscimento nel 2020, anno in cui non fu assegnato causa pandemia (ma solo il campionato francese, tra quelli più importanti, non riprese). Il Pallone d’oro 2022 aveva invece da maggio un vincitore in pectore, che non ha mancato l’appuntamento con il premio istituito nel 1956 dalla rivista sportiva francese France Football: Karim Benzema, trionfatore davanti a Sadio Manè e Kevin De Bruyne.

Dietro il successo di Karim Benzema: i numeri del Pallone d'oro 2022, che ha vinto il premio a quasi 35 anni.
Benzema insieme a Zinedine Zidane, ultimo francese ad aver vinto il premio prima di lui (Getty Images)

Era dal 1998, con Zinedine Zidane, che un francese non vinceva il Pallone d’oro. In un’epoca storica in cui dall’altra parte delle Alpi sfornano un talento dopo l’altro, a interrompere io digiuno non è stato Kylian Mbappé (presto toccherà anche a lui), bensì un esponente della “vecchia guardia”, peraltro di origine algerina proprio come Zizou.

Dietro il successo di Karim Benzema: i numeri del Pallone d'oro 2022, che ha vinto il premio a quasi 35 anni.
2009: la presentazione di Benzema, appena acquistato dal Real Madrid (Getty Images)

Benzema è il secondo Pallone d’oro più “anziano” di sempre

Karim Mostafa Benzema, nato a Lione il 19 dicembre 1987, a quasi 35 anni è secondo Pallone d’oro più “anziano” di sempre, dopo il già citato Matthews che fu premiato addirittura 41enne. Quando, ovviamente, i suoi migliori dribbling sulla fascia erano ormai un ricordo. Benzema invece non ha ricevuto il premio come “risarcimento” o per mancanza di alternative. I berberi si chiamano tra loro “Imazighen”, che vuol dire “uomini liberi”: per quasi un decennio vassallo di Cristiano Ronaldo (arrivarono insieme al Real Madrid nel 2009), la partenza del portoghese direzione Juventus nel 2018 gli ha permesso di liberare di nuovo il suo talento, arricchito da una straordinaria intelligenza calcistica, anche davanti alla porta. Non che prima non segnasse, sia chiaro (a oggi vanta 328 reti in 615 presenze), ma ci siamo capiti.

Dietro il successo di Karim Benzema: i numeri del Pallone d'oro 2022, che ha vinto il premio a quasi 35 anni.
Benzema e Cristiano Ronaldo, compagni per nove stagioni al Real Madrid (Getty Images)

Leader tecnico dei Blancos che hanno messo in bacheca la 14esima Champions league

Nell’ultima stagione, con i Blancos, ha scaraventato nelle porte avversarie 44 palloni. Di forza, di tecnica, di rapina, duettando con i compagni o al termine di azioni personali. Di destro, sinistro o di testa, in partite vinte in scioltezza oppure al termine di eccezionali rimonte. Eh sì, perché se i gol vanno pesati, quelli buttati in fondo al sacco da Benzema nel 2021/22 sono state palle mediche: se a decidere la finale dell’ultima Champions league è stato Vinicius, a “decidere” che il Real Madrid arrivasse in finale è stato il campione franco-algerino. Bomber, ma anche uomo-assist: la capacità di mettere i compagni davanti alla porta è una delle qualità più preziose del vasto repertorio tecnico a disposizione di Karim, che non esita a oscurarsi cedendo spesso la gloria ai compagni, per il bene comune della squadra.

Dietro il successo di Karim Benzema: i numeri del Pallone d'oro 2022, che ha vinto il premio a quasi 35 anni.
Benzema e Valbuena con la Francia (Getty Images)

I numeri di una stagione eccezionale, anche da uomo-assist

Come detto, le segnature con il Real Madrid nella stagione 2021/22 sono state 44: 27 nella Liga (vinta, con titolo di capocannoniere) e 15 in Champions league (idem), a cui va aggiunta la doppietta che a gennaio ha deciso la Supercopa de España (2-0 contro l’Athletic Bilbao). E poi ci sono le sei reti con la maglia della Francia, casacca ritrovata nell’estate del 2021 dopo quasi sei anni di esilio, dovuta alla brutta faccenda del ricatto al collega Mathieu Valbuena con la nazionale transalpina ha vinto nel 2021 la (poco ambita) Nations league. Sono stati invece 16 gli assist serviti in tutte le competizioni. Considerando che ha giocato in tutto 4.666 minuti, spalmati su 56 gare, il Pallone d’Oro 2022 è stato quindi coinvolto, in media, in un’azione da gol ogni 71 minuti. Una stagione eccezionale, degna delle più grandi disputate da Messi o CR7.

Dietro il successo di Karim Benzema: i numeri del Pallone d'oro 2022, che ha vinto il premio a quasi 35 anni.
Benzema esulta dopo una rete segnata nella Liga (Getty Images)

Adesso il Mondiale in Qatar, con la maglia (ritrovata) della Francia

Quinto francese a ricevere il riconoscimento dopo Raymond Kopa (1958), Michel Platini (1983, 1984, 1985), Jean-Pierre Papin (1991) e Zinedine Zidane (1998), con la Francia prenderà parte alla Coppa del Mondo che inizierà tra un mese in Qatar: il torneo “peserà” nel prossimo Pallone d’oro, che finalmente prenderà in considerazione la stagione sportiva e non più l’anno solare. L’appetito vien mangiando e c’è da credere che “Karim The Dream” stia già pensando alla doppietta: la Francia parte tra le favorite e, per quanto riguarda il club, beh, il Real Madrid è favorito per definizione. E poi, Benzema è un fuoriclasse anche in un altro dei criteri considerati per l’assegnazione del Pallone d’Oro, il fair play: nonostante il costante impegno in pressing, l’attaccante francese ha ricevuto appena 17 ammonizioni in oltre 850 gare disputate in carriera (due nella scorsa stagione) e non è stato mai espulso.