Kadyrov contro il Papa: «Vittima della propaganda»

Redazione
30/11/2022

Nel corso di un’intervista Francesco ha detto che i soldati ceceni e buriati sono «i più crudeli» dell’esercito russo. «È un peccato che non conosca l'atteggiamento dei musulmani nei confronti del nemico», ha detto il leader ceceno. Il ministero degli Esteri di Mosca: «Una perversione della verità, oltre la russofobia».

Kadyrov contro il Papa: «Vittima della propaganda»

«Non c’è un solo alcolizzato o tossicodipendente nelle file dei nostri combattenti, tutti sono profondamente religiosi. E ciascuno sa che in guerra non bisogna dimenticare l’onore, la dignità e il rispetto anche per il nemico». Lo ha scritto su Telegram Ramzan Kadyrov, rispondendo alle parole di papa Francesco, che nei giorni scorsi aveva indicato i soldati ceceni e buriati come «i più crudeli» dell’esercito russo. Le dichiarazioni del pontefice, arrivate in occasione di un’intervista alla rivista dei gesuiti America, non sono piaciute al leader ceceno, secondo cui Bergoglio è stato «vittima della propaganda e dell’insistenza dei media stranieri».

Kadyrov contro il Papa: «Vittima della propaganda». Aveva detto che i soldati ceceni e buriati sono «i più crudeli» dell’esercito russo.
Ramzan Kadyrov (Getty Images)

Il messaggio di Kadyrov

«È un peccato che una personalità religiosa di fama mondiale non conosca l’atteggiamento dei musulmani nei confronti del nemico», ha aggiunto Kadyrov. «Potrei ricordare con disprezzo l’Inquisizione, le Crociate, o anche menzionare le recenti esecuzioni di soldati russi disarmati, ma preferirei raccontarvi da cosa è guidato ogni ceceno, sia in guerra che nella vita civile. Questo è l’Islam», ha scritto il leader della Cecenia. «Sì. Non cominciamo mai una battaglia senza un’offerta di pace, come dice il profeta Maometto. E lo abbiamo fatto sin dall’inizio di questa operazione speciale, probabilmente decine di volte. Sì, siamo zelanti nel proteggere la nostra patria, religione, popolo. Invitiamo il nemico ad arrendersi e i nostri cittadini a difendersi. Questa è crudeltà?».

Cosa aveva detto Bergoglio

Il “passo falso” del Papa è arrivato proprio quando il Cremlino aveva accolto con favore l’apertura del Vaticano a un’azione di mediazione. «Quando parlo dell’Ucraina, parlo di un popolo martirizzato. Se hai un popolo martirizzato, hai qualcuno che lo martirizza. Quando parlo dell’Ucraina, parlo della crudeltà perché ho molte informazioni sulla crudeltà delle truppe che entrano. In genere, i più crudeli sono forse quelli che sono della Russia ma non sono della tradizione russa, come i ceceni, i buriati e così via», ha detto Francesco alla rivista America.

Kadyrov contro il Papa: «Vittima della propaganda». Aveva detto che i soldati ceceni e buriati sono «i più crudeli» dell’esercito russo.
Papa Francesco (Getty Images)

La reazione di Mosca

«Una perversione della verità, oltre la russofobia». Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha bollato le parole del Pontefice in una tavola rotonda al Consiglio della Federazione, la camera alta del Parlamento russo. « Negli Anni 90 e all’inizio del millennio ci dicevano esattamente il contrario: erano i russi, gli slavi, a torturare i popoli del Caucaso. Adesso ci dicono che sono i popoli del Caucaso a torturare i russi». Successivamente anche l’ambasciatore russo in Vaticano Alexander Avdeev ha protestato contro la Santa Sede per le parole del Papa: «La Russia è indignata per l’insinuazione di presunte atrocità commesse dai militari russi nel corso dell’operazione militare speciale in Ucraina».

Chi sono ceceni e buriati

Se dei ceceni si sa molto, se non altro per le due guerre di indipendenza e le successive “gesta” di Kadyrov, i buriati sono certamente meno noti. Con una popolazione di poco oltre 500mila unità, tra Russia (90 per cento), Mongolia e Cina, i buriati sono la principale minoranza etnica della Siberia. Si tratta di una popolazione di origine mongola, come dimostrano le caratteristiche somatiche così come i costumi, dall’allevamento itinerante all’uso della iurta. Un tempo popolo nomade delle steppe, oggi la maggioranza dei buriati vive intorno a Ulan-Udė, capitale della Repubblica di Buriazia. Ieri su Telegram è stato diffuso un video del sacrificio rituale sciamanico di cinque cammelli «per il bene della Russia», girato proprio in Buriazia: nel filmato si possono vedere le carcasse degli animali bruciare su pire di legno, mentre alcuni musicisti eseguono musiche tradizionali. Il filmato, che dovrebbe dimostrare il sostegno della popolazione alla causa russa, è però di tre anni fa.

https://youtu.be/1PX8dm2vN-c