Silkybois e Blase, le stelle sudcoreane del Drill

Fabrizio Grasso
09/05/2022

Il video di Bomaye, singolo sbarcato in Rete nel 2021, ha già raggiunto 2 milioni di visualizzazioni su Youtube e ha conquistato TikTok. E i Silkybois, insieme con il rapper Blase, si candidano a diventare le stelle sucoreane del Drill.

Silkybois e Blase, le stelle sudcoreane del Drill

Non solo K-Pop. La Corea del Sud, dopo il successo globale di band come BTS e Blackpink, spopola online grazie al K-drill. Si tratta della versione orientale di un genere nato a Chicago nel 2010, variante della trap che si contraddistingue per testi violenti e scurrili, in alcuni casi anche sessisti. Fra i capofila sudcoreani ci sono i Silkybois, duo che ha pubblicato il singolo Bomaye, termine africano traducibile con “uccidilo”. Il video del singolo, sbarcato in Rete lo scorso anno, ha già raggiunto 2 milioni di visualizzazioni su Youtube e ha conquistato TikTok. «Non mi aspettavo che all’estero ci fossero simili reazioni», ha dichiarato sorpreso il rapper del gruppo Black Nut, all’anagrafe Kim Dae-woong. «Abbiamo semplicemente fatto quello che volevamo seguendo il nostro stile».

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Cos’è il drill, musica rap nata a Chicago che spopola in rete

Usando un mix fra la lingua locale e l’inglese, i rapper K-drill cantano la vita quotidiana in città, focalizzandosi spesso sugli aspetti negativi. «I testi parlano di cose urbane», ha detto alla Cnn Park Sung-jin alias Jimmy Paige. «Buono o cattivo che sia, deve essere raccontato. I brani parlano di eventi che succedono nella realtà di quartiere». La musica drill proviene dai sobborghi di Chicago e deve il suo nome allo slang locale per indicare le armi automatiche. Pionieri sono stati Chief Keef e Lil Durk che hanno iniziato a raccontare nel 2010 la realtà di strada americana, ponendo l’accento sui lati violenti. I testi infatti si caratterizzano per una visione nichilista della realtà, sfociando in diversi casi nell’offesa personale. Il suono vede un ampio impiego dell’autotune, ricordando la trap.

Nata a Chicago nel 2010, la drill è un sottogenere della trap con testi scurrili e violenti. Ora spopola la versione della Corea del Sud.
I Silkybois, artisti del brano “Bomaye” virale su Youtube (Twitter)

L’esperienza di Blase, fra i rapper K-drill più famosi

Oltre ai Silkybois, un altro artista sta spopolando in Rete. Si tratta di Shin Young-duk o, come si fa chiamare nel mondo musicale, Blase. Il suo album omonimo del 2021 presenta una vasta gamma di generi e influenze di altre correnti, anche se il successo deriva dai singoli Peace Out e CVS di stampo drill. L’artista ha detto di essersi imbattuto nella drill britannica tramite il drama Top Boy che racconta le lotte tra gang a Londra. «Il mio inglese derivava solo da Harry Potter», ha detto in una recente intervista. «Ero interessato ai diversi accenti dei rapper. Più li ascoltavo, più mi attraevano». I suoi testi sono autobiografici e raccontano dal Covid alle questioni sociali. «L’hip-hop non è originario della Corea del Sud, ma i miei testi lo sono», ha concluso Blase. «Rappare una storia non tua non è bello, rischi di essere visto come falso o ingannevole».

I guai legali degli artisti fra Regno Unito e Corea del Sud

Dopo gli Stati Uniti, la drill ha ottenuto un forte credito anche nel Regno Unito, entrando però spesso nelle cronache locali. La Cnn riporta che nel 2019 politici e polizia britannici sostennero un forte legame fra le sonorità musicali e la criminalità nel Paese. Le forze dell’ordine di Londra hanno portato alla cancellazione di numerosi video da Youtube, mentre diversi testi sono stati utilizzati in tribunale contro i rapper autori di reati di vario genere. Sempre nel 2019, infatti, il duo inglese Skengdo e AM aveva avuto guai con la legge per aver incoraggiato la violenza con il brano Attempted 1.0. «Caricando il brano in rete, il gruppo ha incitato ad agire violentemente contro bande rivali», dichiarò la polizia in una nota.

Nata a Chicago nel 2010, la drill è un sottogenere della trap con testi scurrili e violenti. Ora spopola la versione della Corea del Sud.
L’ultimo album di Blase, artista coreano, uscito nel 2021 (Twitter)

Gli stessi Silkybois non sono estranei a simili situazioni. Due anni fa un tribunale di Seoul li condannò per insulti sessisti alla rapper KittiB nei concerti. Il caso aprì un dibattito sulla libertà di parola nel Paese, ma la Corte Suprema locale confermò la decisione per la presenza di testi «volgari ed espressione di degrado sessuale». Per Black Nut, però, la Corea del Sud prende troppo sul serio i testi drill. «È frustrante che la gente non riesca a capire i testi e li percepisca negativamente», dichiarò l’artista al quotidiano coreano Chosun Ilbo. «La musica drill incita alla violenza? Diavolo, no, è solo un suono». Come riporta la Cnn, eccezion fatta per il caso dei Silkybois, nessun artista di K-drill ha avuto guai con la legge.

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