I funerali di Julia Ituma si sono svolti nella chiesa di San Filippo Neri, nel quartiere Bovisa a Milano, tantissimi i presenti alla funzione tra lacrime e commozione dei familiari. Dopo la celebrazione religiosa un ultimo saluto di un amico di famiglia: «Julia aveva caratteristiche da ricercatrice, non si sentiva mai soddisfatta».
⛪️👏🏻 I funerali di #Julia #Ituma oggi a #Milano: in chiesa le compagne, applauso fragoroso al feretro #JuliaItuma pic.twitter.com/Rp3rQPnclE
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Il funerale di Julia Ituma
La vita «non ha mantenuto la sua promessa di felicità» per Julia Ituma, la pallavolista che ha perso la vita precipitando dalla finestra di un albergo di Istanbul. Il messaggio dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini è stato letto all’inizio del funerale della ragazza 18enne, giocatrice in serie A della Igor Gorgonzola Novara, una futura stella della pallavolo italiana. La funzione è stata svolta nella chiesa di San Filippo Neri nel quartiere Bovisa. «Un enigma incomprensibile», così l’arcivescovo ha definito la sua scomparsa. La navata piena di ragazze e ragazze delle squadre di tutta Italia, a partire dalle compagne di Julia e quelle del Club Italia. In prima fila, c’era la madre di Julia, Elizabeth, con gli altri due figli insieme alla zia Helen con la nonna.
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I tanti presenti per l’ultimo saluto alla giovane
Ai funerali di Julia Ituma ha partecipato anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, e molti dirigenti della federazione nazionale di pallavolo, insieme agli esponenti della comunità nigeriana di Milano chiamata dal parroco nell’omelia. «Ciao Giulia», un grido prima della marcia del feretro, che viene sommerso tra gli applausi di tantissimi presenti. Tante le rose bianche sulla tomba della pallavolista. Commovente poi un messaggio letto sull’altare da Elias, amico di famiglia e docente di Julia, tra la commozione: «Julia aveva caratteristiche da ricercatrice, non si sentiva mai soddisfatta. Era interessata all’alimentazione, era desiderosa di apprendere. Da docente, dico a voi ragazzi: coltivate la cultura, perché vi dà la libertà di esprimervi. Julia si preparava al test di ingresso all’università, aveva un progetto: la costruzione di un progetto è la costruzione di una persona».