La strana storia di José Mauro

Fabrizio Grasso
27/05/2021

Dato per morto per mano di militari o in un incidente stradale, un'etichetta britannica ha addirittura ristampato il suo album di esordio. Salvo poi scoprire che il 72enne è vivo e vegeto a Rio de Janeiro.

La strana storia di José Mauro

José Mauro è vivo, lunga vita a José Mauro. Il chitarrista e cantante brasiliano autore di due album, si è reso protagonista, suo malgrado, di una storia davvero curiosa.
Nel 2016, infatti, come racconta il New York Times, l’etichetta discografica britannica Far Out Recordings ha ristampato il suo album di debutto, Obnoxious, uscito negli Anni 70 e diventato ben presto un cult nel suo Paese. Secondo Far Out, Mauro era morto in circostanze poco chiare subito dopo l’incisione del disco. Le notizie a riguardo erano confuse: c’era chi sosteneva che fosse stato coinvolto in un incidente stradale o, addirittura, che fosse stato ucciso dai militari per aver composto canzoni di protesta contro la dittatura militare. José Mauro è però ancora vivo e passa le sue giornate a Vargem Pequena, periferia di Rio de Janeiro. E, soprattutto, non ha mai avuto a che fare con la dittatura militare né ha mai composto testi politicizzati. «Ero uno studente di musica che si dedicava alla composizione», ha confermato il 72enne. «Mi interessavo solo di natura e bellezza». Venerdì 28 maggio l’etichetta, specializzata in musica brasiliana, ripubblica il secondo e ultimo album dell’artista A Viagem Das Horas (Il viaggio delle ore) che mescola folk psichedelico e soul orchestrale, registrato assieme a Obnoxious ma rilasciato soltanto sei anni dopo.

Il lungo silenzio di José Mauro e le voci sulla sua morte

«Credevamo sinceramente che Mauro fosse scomparso», ha dichiarato al Nyt Joe Davis, il fondatore di Far Out. «Non appena abbiamo saputo che era vivo, abbiamo fermato tutto finché non abbiamo parlato con lui». «Non c’era motivo di pensare che me ne fossi andato», ha replicato José Mauro, «sono stato dato per morto solo a causa del lungo tempo trascorso tra l’incisione e la pubblicazione delle tracce». Davis ha raccontato che l’etichetta ha appreso della presunta scomparsa di José Mauro nel 1994 dal vecchio produttore dell’artista, Roberto Quartin (morto poi nel 2004). «Gli era stato riferito di un fatale incidente motociclistico, ma non ne era sicuro al 100%», ha continuato Davis. «Dato che però nessuno sapeva dove fosse, nemmeno i musicisti con cui aveva inciso le canzoni, abbiamo creduto che fosse veramente morto». La verità alla fine è venuta a galla grazie al nipote di José Mauro, David Butter, che ha anche contribuito alla ristampa delle hit dello zio. Ispirata a Bob Dylan, Jim Croce e Billie Holiday, la musica di José Mauro ebbe un discreto successo soprattutto in Brasile, ma la sua carriera durò pochissimo. Oggi, l’artista è affetto dal morbo di Parkinson che non gli permette di suonare la chitarra.