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WrestlerMania

Il primo in assoluto fu Hulk Hogan, adesso è il turno di The Rock, John Cena e Batista. Sempre più spesso le star del ring sbarcano al cinema, ottenendo il consenso di pubblico e critica. Ecco chi sono gli ex combattenti diventati attori.

28 Luglio 2021 15:2328 Luglio 2021 16:03 Fabrizio Grasso
The Rock, John Cena, Batista e ancora Hulk Hogan: le alterne vicende dei wrestler diventati attori dopo la carriera sul ring

«Oggi pochissime star di Hollywood offrono garanzia di successo. Dwayne Johnson è una di loro». Con queste parole, riportate ai microfoni della Bbc, Charles Gant, editore di Screen International, ha descritto il personaggio di The Rock, ex wrestler che da anni è uno degli attori più amati e pagati del cinema. Nel solo 2020, ha messo insieme guadagni per 87,5 milioni di dollari, confermandosi il più pagato al mondo e bissando il primato già ottenuto 2019. Numeri enormi che confermano un fenomeno sempre più frequente: il successo delle ex star del ring sul grande schermo.

Dal ring al cinema: The Rock, John Cena e Dave Batista

A conferma di ciò, proprio oggi, mercoledì 28 luglio, approda nei cinema italiani Jungle Cruise, ultimo progetto della Disney con protagonista Dwayne Johnson al fianco di Emily Blunt nei panni di un avventuriero sul Rio delle Amazzoni. Fra una settimana, invece, sarà il turno di John Cena con The Suicide Squad. Interpreterà uno dei supereroi dei fumetti Dc. Poi vestirà i panni del fratello di Dominic Toretto, alias Vin Diesel, in Fast and Furious 9, atteso per il 18 agosto. Non finisce qui. Il festival del cinema di Venezia, sarà teatro della presentazione dell’attesissimo Dune di Denis Villeneuve, che vanta nel cast Dave “Batista” Bautista.

Hulk Hogan, il primo wrestler al cinema

Se credete però che The Rock sia il pioniere dei wrestler sul grande schermo, sbagliate di grosso. Il passaggio dal ring alla telecamera infatti è avvenuto già circa quarant’anni fa, grazie al mito Hulk Hogan, che sul set fu Labbra Tonanti. La star del ring negli Anni 80 recitò al fianco di Sylvester Stallone in Rocky III, nei panni del wrestler contro cui il grande pugile si batté per un evento di beneficienza nelle prime scene del film. All’inizio si trattò solo di un caso eccezionale, e Hogan tornò sul ring per dedicarsi ai combattimenti. Uno scandalo per uso di steroidi però ne oscurò l’immagine, costringendolo a ripiegare nuovamente sul cinema, dove, tuttavia, la sua stella non brillò in modo particolare. Il primo ruolo da protagonista giunse nel 1989 con Senza esclusione di colpi di Thomas J. Wright. Il film si rivelò un flop enorme, tanto che l’allora capo della Wwe Vince McMahon, primo finanziatore del progetto, chiese a Hogan un rimborso.

Non fu particolarmente memorabile neppure l’esperienza di Jesse Ventura, apparso in Predator con Arnold Schwarzenegger e in Demolition Man con Stallone. Stesso discorso per Steve Austin, visto recentemente accanto agli appena citati colossi hollywoodiani ne I Mercenari. Ancora meno noto è il coinvolgimento in La storia fantastica, film fantasy di André The Giant Roussimoff: nonostante una discreta recitazione, l’uomo morì poco dopo, a 46 anni, per insufficienza cardiaca.

The Wrestler e non solo: quando il cinema sale sul ring

Se il cinema ha gioito, e continua a farlo, grazie alla performance dei wrestler, anche la Wwe ha beneficiato di alcuni film incentrati proprio sui combattimenti. In questi mesi è in lavorazione una biografia di Hulk Hogan e, ironia della sorte, a interpretarlo non ci sarà un wrestler, ma un attore. Chris Hemsworth, volto di Thor nei film della Marvel, ne vestirà i panni con il benestare dell’ex atleta.

Impossibile non citare The Wrestler, film del 2008 con protagonista Mickey Rourke. Diretto da Darren Afronofsky, il lungometraggio fu acclamato da fan e critici, tanto da aggiudicarsi il Leone d’Oro alla 65esima Mostra Internazionale del cinema di Venezia, due Golden Globe e due nomination agli Oscar. Il film, nel raccontare il ritorno sul ring di un ex atleta ormai stanco di combattere, racchiude tutte le difficoltà di uno sport che porta il fisico, anche a causa dell’uso di sostanze proibite, al limite.

Non solo cinema, ma anche serie tv. Netflix è proprietaria del marchio Glow, acronimo di Gorgeous Ladies of Wrestling, progetto a episodi del 2017 che racconta la storia di una giovane giunta a Hollywood col sogno di fare l’attrice, che riceve l’invito per partecipare a un programma di wrestling. Qui si trova a lottare con un gruppo di donne dalla personalità eccentrica e spesso scontrosa. E poi ancora The Big Show Show, sitcom sempre prodotta da Netflix e incentrata sulla vita della star della Wwe Big Show, la commedia Super Nacho con Jack Black e Una famiglia al tappeto con Florence Pugh. A conferma di un connubio, tra cinema e wrestling, sempre più intimo.

Qual è la ragione del successo dei wrestler al cinema?

Ma qual è la ragione di tale successo? Secondo Bryan Alvarez, giornalista di wrestling, il segreto risiede nei meccanismi stessi della Wwe. «Sin dal primo giorno, i wrestler si addestrano come gigantesche superstar. Il ring è solo un trampolino di lancio». Gli fa eco la critica cinematografica Christina Newland: «Credo che la Wwe sia una sorta di campo di addestramento», ha dichiarato alla Bbc. «Questi atleti prendono la loro immagine da macho e la rigirano per creare un nuovo personaggio capace di divertire, ironizzando anche su se stesso». Non solo muscoli e sex appeal dunque. Per arrivare all’Olimpo del cinema, gli ex atleti del wrestling hanno saputo sfruttare oltre all’aspetto, capacità di adattamento e simpatia.

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