L’attore di Hollywood Jamie Foxx ricoverato in ospedale da circa tre settimane e la famiglia continua a mantenere il massimo riserbo sulle sue condizioni di salute. Dopo tanto silenzio, due giorni fa il primo messaggio su Instagram da parte del diretto interessato.
Jamie Foxx ricoverato
Prima di essere ospedalizzato, l’attore stava girando un film con Cameron Diaz, Back in action, diretto da Seth Gordon per Netflix, e doveva iniziare le registrazioni per la sesta edizione del game show Beat shazam su Fox. All’improvviso, per cause ancora non rese note, ha dovuto interrompere i suoi impegni lavorativi ed è stato ricoverato. Il game show è passato nelle mani di Nick Cannon che lo sostituirà al timone del programma. Rimpiazzata anche Corinne, la figlia dell’attore, che in Beat shazam, fa la dj: al suo posto ci sarà Kelly Osbourne.

In tutto questo periodo né il suo entourage, né la sua famiglia hanno mai spiegato il motivo di questo ricovero urgente. Un solo messaggio è stato pubblicato il 12 aprile da Corinne: «Volevamo informarvi che ieri mio padre Jamie ha avuto una complicazione medica. Fortunatamente, grazie a un intervento rapido e a un’ottima assistenza, è già in via di guarigione. Sappiamo quanto sia amato e apprezziamo le vostre preghiere. La famiglia chiede il rispetto della privacy durante questo periodo». La ragazza, nata nel 1994 da una relazione che Foxx ha avuto con Connie Kline, non ha mai lasciato l’ospedale. L’attore ha anche un’altra figlia, Annalise, nata nel 2009 dalla storia con Kristin Grannis.
Il primo messaggio dall’ospedale
Due giorni fa, l’attore ha rotto il silenzio pubblicando una breve storia su Instagram rivolta ai suoi fan: «Apprezzo tutto l’amore, mi sento fortunato».

Per il momento continuano a non emergere notizie sul suo stato di salute. Il sito Tmz, qualche giorno fa, aveva riportato alcune dichiarazioni di fonti vicine all’attore, premio Oscar per il film Ray: «Pregate per Jamie che in questo momento ha bisogno di tutte le preghiere e gli auguri che i suoi fan possono raccogliere».