Ci vuole un fisico speciale

Barbara Massaro
27/09/2021

Nelle cinque pellicole nelle quali Craig interpreta l'agente James Bond, il corpo dell'attore ha contribuito a cambiare l'iconografia del personaggio. Ecco come.

Ci vuole un fisico speciale

L’anno era il 2006. Sul grande schermo compariva Daniel Craig nei panni di James Bond. La spia più famosa del cinema emergeva in costume da bagno da un mare cristallino delle Bahamas mentre le gocce d’acqua scivolavano sugli addominali in maniera perfetta. Era il 29esimo minuto di Casino Royale e in quel momento nasceva un nuovo James Bond. Come sottolinea la Cnn, la fisicità di Daniel Craig ha influenzato profondamente l’iconografia di James Bond. Un ruolo centrale nella “costruzione” del corpo del nuovo James Bond lo ha avuto il preparatore atletico di Daniel Craig, Simon Waterson. Nei 15 anni in cui l’attore ha incarnato 007, Craig si è rivolto a Waterson più e più volte. La quinta e ultima uscita di Craig nei panni di Bond in No Time to Die, è stata l’ultima volta per allenarsi insieme.

 

Gli allenamenti di Simon Waterson, personal trailer di Craig

Waterson, ex uomo della Marina, è stato coinvolto nel franchise di James Bond prima dell’arrivo di Craig. È stato infatti il personal trainer di Pierce Brosnan in Il mondo non basta. Craig è salito a bordo con una sigaretta e un panino al bacon. «Ma è anche arrivato con una visione», ha detto Waterson alla Cnn. «Fin dall’inizio non ha mai voluto un allenatore, voleva un compagno di allenamento», ricorda, «qualunque cosa lui abbia fatto io l’ho fatta con lui». La routine è rimasta la stessa in tutti e cinque i film, e si vede. Per No Time to Die Waterson ha pensato di adattare gli allenamenti per abbinare le sequenze d’azione nella sceneggiatura. In questa maniera ha potuto aiutare Craig a eseguire le sue acrobazie (quando consentito). «Gli rende la vita più facile», ha detto Waterson. Più facile, non facile. «Un programma così è brutale. Non è un compito facile chiedere a un ragazzo di esibirsi come atleta ogni giorno, sei giorni alla settimana», ha aggiunto. «È come allenarsi per le Olimpiadi, ma poi fare il tuo evento ogni giorno per sette mesi».

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Craig ha dato vita a un Bond fisico e sovversivo

La palestra era parte integrante dello sviluppo del personaggio del primo film, ha suggerito Waterson. «Per quanto riguarda l’evoluzione della mentalità e della fisicità del personaggio, Craig aveva un’idea precisa di ciò che voleva fare, il che è fantastico», ha aggiunto. «Il nostro modo di lavorare non è incentrato sull’estetica completa. È tutta una questione di prestazioni». Craig, un attore intelligente le cui doti non sono sempre state apprezzate come avrebbero dovuto, ha interpretato un Bond sovversivo. Un latin lover, nella tradizione della saga, ma che all’occorrenza era pronto a fare a pugni. Non a caso l’era Craig ha visto il franchise di James Bond «adottare un modello di mascolinità più incentrato sul corpo», intravisto per la prima volta nell’ultimo film di Brosnan Die Another Day, ha affermato Lisa Funnell, studiosa della saga e professoressa associata presso l’Università dell’Oklahoma. L’identità di questo James Bond insomma non è centrata sulle donne che si porta a letto, ma sulla sua resistenza fisica e il suo corpo atletico.

Torture e perdite: così il corpo di 007 è diventato un archivio di traumi

Sappiamo tutti che James Bond può prendere un pugno, ma ora vengono mostrati i lividi. In Skyfall è ferito da un proiettile, in Spectre è stato torturato da Franz Oberhausen, interpretato da Christoph Waltz con un trapano nel cranio e infine in Casino Royale è stato avvelenato e ancora torturato nelle parti intime dal malvagio Le Chiffre interpretato da Mads Mikkelsen. Un sadismo che costringerà Bond a ricoverarsi in Svizzera per un lungo periodo di riabilitazione. «Nell’era di Daniel Craig c’è sempre la sensazione che scampi per un pelo alla morte», sottolinea Funnell. «Il suo corpo è ormai diventato un archivio vivente di traumi».  Se si passa dal personaggio all’uomo, le cose non sono molto diverse. Craig si strappò la cartilagine alla spalla durante le riprese di Quantum of Solace e ruppe entrambi i muscoli del polpaccio in Skyfall. Si è inoltre spezzato un legamento del ginocchio in Spectre e ha subito un piccolo intervento chirurgico alla caviglia durante le riprese di No Time To Die. La vulnerabilità è duplice e, insieme ai traumi fisici, Craig/Bond ha attraversato profondi traumi emotivi. L’abbiamo visto innamorarsi di Vesper Lynd in Casino Royale e poi vederla morire. In Quantum of Solace consuma la vendetta per l’omicidio dell’amata e in Skyfall perde il suo mentore, M.

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Come il corpo di Daniel Craig è diventata la firma di James Bond
Daniel Craig (Getty Images)

La fine di Bond?

Resta da vedere come finirà il viaggio fisico ed emotivo di ​​No Time To Die. La voce circa la morte di Bond è insistente e non sarebbe del tutto in contrasto con il mandato iconoclasta di Craig. Forse il corpo davvero non ne può più. In ogni caso, l’attore è sopravvissuto alla produzione, quindi la missione di Waterson può già essere considerata un successo.