Nuova vita per Jacinda Ardern. In un’intervista al canale televisivo locale 1News, la prima rilasciata dopo le dimissioni dello scorso gennaio, l’ex premier della Nuova Zelanda ha annunciato i suoi progetti futuri. Su nomina dell’attuale primo ministro Chris Hipkins, sarà inviata speciale del Paese nel Christchurch Call, progetto che lei stessa ha creato dopo gli attentati del 15 marzo 2019 nell’omonima cittadina. Al fianco dei governi esteri, lavorerà per stabilire nuove linee guida con cui contrastare estremismi e violenze online. Sarà inoltre membro del cda dell’Eartshot Prize, iniziativa che assegna premi in denaro ai migliori progetti in favore della lotta alla crisi climatica. E non si pente di aver lasciato, per ora, la politica.
We're delighted to welcome @JacindaArdern to The Earthshot Prize Board of Trustees 🌏
Her life-long commitment to sustainable development & climate action align powerfully with our ambition to protect and restore our planet by 2030.
We're honored she joins us in this new role! pic.twitter.com/2IoEL34tCD
— The Earthshot Prize (@EarthshotPrize) April 4, 2023
Jacinda Ardern, la lotta al terrorismo online e l’impegno per il clima
Come riporta il Guardian, il primo importante incarico di Jacinda Ardern la vedrà impegnata nel progetto Christchurch Call. Lo ha creato lei stessa in risposta al terribile attentato del 2019, quando un suprematista bianco uccise 51 persone in due moschee, trasmettendo il tutto in diretta sui social network. L’iniziativa intende unire i governi internazionali per varare leggi che vietino la diffusione di materiale violento online e stabilire linee guida per segnalare facilmente il terrorismo in Rete. «Sento un dovere morale nei confronti della comunità colpita dalla tragedia», ha dichiarato Ardern nell’intervista. «Sapevo che avrei avuto tempo e passione per occuparmene». Su nomina diretta dell’attuale primo ministro Chris Hipkins, Jacinda Ardern sarà inviata speciale della Nuova Zelanda, posizione ideata ad hoc, al fianco di governi e aziende dei social media come Meta, Twitter e Youtube. Inizierà il 17 aprile e non percepirà alcun compenso.

Nel futuro di Jacinda Ardern ci sarà spazio anche per la lotta alla crisi climatica. Durante l’intervista, l’ex premier ha annunciato il suo ingresso nel consiglio di amministrazione del Prince William’s Earthshot Prize. Lanciato nel 2020 dal primogenito di re Carlo III e dal giornalista David Attenborough, assegna ogni anno 1 milione di sterline (circa 1,1 milioni di euro) ai cinque migliori progetti per risolvere i problemi ambientali. «Jacinda è stata una delle prime persone che ho contattato», ha detto il principe William. «Il suo incoraggiamento e i consigli sono stati fondamentali». L’ex premier neozelandese ha confermato di credere fermamente nell’iniziativa, convinta che l’innovazione possa essere una soluzione per il prossimo futuro. La cerimonia di assegnazione dei premi si svolge a dicembre ed è trasmessa in diretta Youtube.
Le dimissioni giustificate per «il bene dell’intera Nuova Zelanda»
Inevitabili, durante l’intervista, alcune domande sulle dimissioni dello scorso gennaio. «Avevo capito che un mio passo indietro avrebbe tolto molta carne dal fuoco», ha ricordato Jacinda Ardern. Nel suo ultimo anno da premier aveva assistito a un sensibile calo di popolarità, soprattutto dopo le minacce e gli attacchi dei no-vax per la gestione della pandemia. «Quando mi guardo indietro sento di aver fatto bene». Ardern ha poi confermato come abbia agito esclusivamente per «il bene dell’intera Nuova Zelanda» e non a livello personale. «Se il mio addio ha calmato alcuni pensieri estremi, non è un male», ha infine chiosato, prima di accennare alle reazioni della gente. «Alcuni si sono espressi negativamente, ma altri mi hanno persino inviato cartoline e tazze da tè».
LEGGI ANCHE: Ardern, Sturgeon e la truffa del ritorno al focolare domestico